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Lettere

La Lega ha revocato l’accordo di collaborazione con il partito di Putin?

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

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Al direttore - Si dice che i più interessati al viaggio di Salvini in Polonia siano i ristoratori locali.
Michele Magno

Si dice che in Polonia la memoria selettiva, sugli ex amici di Putin, funzioni in modo molto diverso rispetto a quella di molti italiani. A proposito: lo scorso 6 marzo scadeva l’accordo di collaborazione tra il partito di Salvini e il partito di Vladimir Putin, Russia unita. Un accordo speciale. Un “partenariato paritario e confidenziale tra la Federazione russa e la Repubblica italiana”. Un accordo che prevede che  “le Parti si consulteranno e si scambieranno informazioni su temi di attualità della situazione nella Federazione russa e nella Repubblica italiana, sulle relazioni bilaterali e internazionali… (le Parti) promuovono la creazione di relazioni tra i deputati della Duma di stato dell’Assemblea federale della Federazione russa e l’organo legislativo della Repubblica italiana”. Un accordo che, come detto, scadeva lo scorso 6 marzo. E un accordo che, in caso di revoca, si sarebbe rinnovato automaticamente. Notizie di revoche da parte della Lega? Nessuna. 



Al direttore - Scompare con Antonio Martino un intellettuale di formazione e cultura liberali. Una personalità politica con cui era interessante discutere e confrontarsi. Nacque tra di noi, nel corso di oltre un decennio trascorso insieme alla Camera un sentimento di amicizia che resse alle diverse collocazioni politiche. Un’amicizia che consentì di condurre un dialogo fecondo su temi controversi oltre conformismi e ristrettezze di parte. Erano anni di profondi cambiamenti sulla scena internazionale e Antonio Martino, europeista senza retorica, considerava indispensabile consolidare le relazioni transatlantiche. Apprezzavo in Antonio un’intelligente e colta ironia espressa sempre con animo benevolo e senza sarcasmi verso gli interlocutori. Ci lascia un uomo politico colto e coraggioso, una bella persona. 
Umberto Ranieri

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