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Un foglio internazionale

Liberal o conservatori, chi offre la peggiore compagnia?

La scelta è fra la tristezza della sinistra e l’ignoranza della destra. Gli odiosi modi delle tribù politiche moderne, sempre più difficili da sopportare. L'opinione dal Financial Times

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Stava andando tutto bene. Io e un altro invitato a una festa liberal a Washington stavamo parlando di diete da qualche minuto, quando ho detto che la chiave è evitare di fare sport. Ti rende solo più affamato (…). ‘Dunque – così è iniziata la risposta, un indizio che bisognava smettere di ascoltare – la ricerca parla chiaro. L’esercizio è una delle cose più efficaci da fare, da un punto di vista di salute mentale, oltre che fisico’”. L’articolo di Janan Ganesh sull’FT inizia con questo aneddoto che rimanda a una domanda più ampia. “Questo pezzo non si chiede quale parte politica, destra o sinistra, abbia la visione del mondo più credibile, o abbia ottenuto i migliori risultati al governo. Ho un altro spazio sull’FT in cui affronto questi temi facili. Piuttosto, la domanda è sociale. Chi offre la peggior compagnia? In fin dei conti, qual è più insopportabile?”. 

 

Secondo il commentatore dell’FT, la scelta è tra la “tristezza” e il “filisteismo”. Entrambi gli schieramenti sono peggiorati con il passare degli anni. C’era un tempo una creatura urbana – e persino bohemien – di destra. Un tempo potevi amare il Parsifal di Wagner, il vino Chassagne Montrachet e il sistema anti missilistico Strategic defense initiative di Reagan. Con l’avvento del populismo negli ultimi dieci anni, sembra esserci una gara ad apparire più gretti e ignoranti.

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I conservatori britannici non hanno ancora eletto un uomo del popolo, ma molti dei suoi esponenti – specie dopo la Brexit – si fingono populisti, e si atteggiano come il cittadino medio. Ma poi tenti di socializzare con uno di sinistra che dice di essere ‘sex positive’, e allora ti trovi a rivalutare i tipi destra che, secondo Ganesh, offrono in fine dei conti una migliore compagnia.

 

“I movimenti politici non vengono definiti dal loro contenuto ideologico. Acquisiscono con il tempo un loro modo di parlare, di vestire e un loro linguaggio del corpo: insomma, un loro stile speciale (negli Stati Uniti, pensate, esiste perfino una ‘capigliatura di destra’) (…). A sinistra questo si manifesta in una serietà spossante. A destra si verifica nella pretesa di assomigliare all’uomo della strada, assieme a una ricchezza piatta e ignorante. Guarda, lo so che questo sembra uno sciovinismo di centro. Non dico che le persone alla sinistra di Tony Blair e alla destra di John Major siano intrattabili. Non dico che tutte lo siano”.

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