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Il Bi e il Ba

Padre Fanzaga o Ingroia? La teoria del complotto vortica nell'aria

Guido Vitiello

Per padre Livio il Covid è figlio di una congiura che ha Satana per capo. L'ex magistrato non esclude un ruolo della 'ndrangheta calabrese. Testa o croce? La moneta Popper-Zambrano e chi spera nel vaccino

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A me piace chiamarla la moneta bifronte Popper-Zambrano, in onore ai due filosofi e alle loro idee complementari sulla paranoia cospirativa. Per Karl Popper, le teorie del complotto non sono altro che una secolarizzazione delle favole religiose, dove gli oscuri potentati prendono il posto degli dèi. Per María Zambrano, la credenza nelle divinità ha origine nel delirio persecutorio, nella terrificante sensazione dell’uomo primitivo di essere scrutato da potenze superiori.

 

Testa o croce? Se esce croce, abbiamo Padre Livio Fanzaga di Radio Maria, secondo cui il Covid è figlio di una congiura che ha Satana per capo; se esce testa – una testa indubbiamente un po’ picchiatella – abbiamo l’ex magistrato Antonio Ingroia, che non esclude un ruolo della ’ndrangheta calabrese, in combutta con la mafia cinese, nella creazione in laboratorio del Covid, da cui ricava vantaggi economici.

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Testa o croce? Ingroia ha scritto “Nel labirinto degli dèi”, Padre Livio “Inchiesta sull’inferno”, ma potrebbero tranquillamente scambiarsi i titoli: il primo diventerebbe un’opera di apologia contro gli inganni del paganesimo, il secondo un’indagine giornalistico-giudiziaria su “Gomorra”, “Suburra” e gli altri gironi della criminalità.

 

L’ex magistrato estende e innalza il brocardo del cui prodest alla spiegazione degli eventi naturali; il sacerdote abbassa l’imputazione giovannea – Ille homicida erat ab initio – per individuare la regia soprannaturale delle trame umane. Testa o croce? La moneta Popper-Zambrano vortica nell’aria. Intanto, noi della razza di chi rimane a terra e non abusa né della ragione né della fede, speriamo più umilmente nel vaccino.

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