(foto Ansa)

GranMilano

Il Piccolo ha finalmente un direttore, ma Galli dice uffa

Il cda ha dovuto ricorrere a una forzatura per superare l'ostruzionismo dei consiglieri di nomina regionale ed eleggere Claudio Longhi al vertice del teatro. L'assessore leghista si dedichi a Napoleone 

Dopo mesi travagliati, il Piccolo Teatro ha finalmente un nuovo direttore, Claudio Longhi, già ERT Emilia-Romagna. Ma per nominarlo, superando il blocco dei due consiglieri di nomina regionale che erano ricorsi anche alla tattica di far mancare il numero legale, il cda del Piccolo ha dovuto ricorrere a una (legittima) forzatura, nominando altri due membri, che hanno garantito il sì a Longhi. Bene, ma avrebbe potuto andare meglio, con meno veleni. Che Stefano Bruno Galli, assessore in quota Lega alla Cultura, non ha voluto diluire. Intervistato da Pietro Colaprico di Rep. (più che altro un interrogatorio con colpevole già condannato), Galli ha accusato Beppe Sala di non aver voluto mai ascoltare proposte e ragioni di parte regionale, di aver “forzato la mano” a Dario Franceschini (anche il Mibact è rappresentato nel cda) per una nomina, si deduce, politicamente pilotata. Ma dalla Regione in questi mesi non sono giunte proposte che fossero, in termini assoluti, migliori delle altre. E’ stata una baruffa tutta di sapore politico. Peccato. Tra un anno c’è il bicentenario di Napoleone, gran milanese e cisalpino, e Galli potrà consolarsi nominando un gran comitato per i festeggiamenti.

 

Di più su questi argomenti: