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notte europea

Il fascismo degli antifascisti. Scene da una birreria a Strasburgo

In uno storico locale della città francese, gli eurodeputati della delegazione di sinistra, nell'ultima notte della legislatura europea, hanno "salutato" i leghisti intonando "Bella ciao". Tra loro non poteva mancare Manu Pineda, un tipetto che pubblica fotomontaggi di Hitler abbracciato a Netanyayu

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Strasburgo. Gli antifascisti, con l’antisemita a tavola, cantano Bella Ciao alla Lega. Il 24 aprile sera è l’ultima notte della legislatura per il Parlamento europeo a Strasburgo. Sera di abbracci e di addii. E alla Fischerstube, birreria storica, le prenotazioni sono così trasversali che il tavolo dei deputati della Lega finisce a fianco a quello degli assistenti del Pd e fiancheggiato dalla cena di delegazione di The Left, il gruppo europeo di Fratoianni, Melanchon e dei tedeschi della Linke che si appresta a dar casa a Ilaria Salis. L’estrema sinistra. Stinco di maiale, torte alsaziane e birra per tutti, insomma quella maledetta cena che tocca gli habitué di Strasburgo almeno una volta al mese e che per qualcuno sarà finalmente l’ultima: una sorta di liberazione dalla cucina alsaziana. Ma l’indomani, cioè ieri, 25 aprile, di Liberazione da celebrare ce ne sarà un’altra, quella dal nazifascimo. E verso il quarto di giro di birra il tavolo degli eurodeputati delle sinistre, decide che quella serena coabitazione lubrificata a lardo e birra pils non renda sufficientemente rispetto alla memoria di chi ha lottato per liberare l’Italia dall’onta fascista. Così, da un abbraccio collettivo dei “compagni” italiani e portoghesi si alza potente il canto di “Bella Ciao” rivolto ai leghisti.

Gongolano dal tavolo Pd a cui però in pochi si aggiungono al coro. Sorrisetti tra i leghisti che erano già in fase di conto, e che a quel punto accelerano le procedure di pagamento.

Dai militanti delle sinistre portoghesi spunta anche un mazzo di garofani, e qualcuno urla alla Lega sfottendo e sfidando: “Ma dai non prendetevela è la festa di tutti dopo tutto no”. Abbracciato ai “compagni” c’è anche l’eurodeputato spagnolo Manu Pineda o “Abu Carlos” come lo chiamano i suoi amici a Gaza. Uno che il Foglio ha raccontato e che i nostri lettori conoscono purtroppo assai bene, insomma un tipetto che pubblica fotomontaggi di Hitler abbracciato a Netanyayu, atto su cui il presidente dell’Eja, il rabbino Margolin, ha dovuto scrivere alla presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola: “Purtroppo, a soli 3 giorni dall’inizio di questo nuovo anno, devo scrivervi in ​​merito a un atto vergognoso di antisemitismo commesso da un membro della vostra famiglia. Capisco che in guerra le emozioni possono essere forti. Ma questa non può in alcun modo essere una scusa per dare carta bianca a tutti i discorsi di incitamento all’odio, compreso l’antisemitismo”.

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Manu Pineda è quello che si fa fotografare a volto coperto assieme alle milizie del Flpl che inneggiano alla distruzione Israele. Pineda è quello che dice di essere “silenziato dai poteri forti collusi con la lobby ebraica”. Pineda è infine il “compagno democratico” e  apertamente antisemita che nel 1945, chissà, sarebbe stato sicuramente dalla parte sbagliata. Ma “Balla ciao”, con tono contundente, lo cantavano in faccia ai leghisti. Col fiato che sapeva di birra. 

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