Foto Epa, via Ansa

In Portogallo il centrodestra vince di misura, ma non c'è maggioranza senza Chega

David Carretta

L'Alleanza democratica di centrodestra guidata da Luis Montenegro ha vinto le elezioni, ma l'ottimo risultato del partito di estrema destra rende difficile formare una maggioranza. Nuove elezioni?

Nelle elezioni legislative di domenica 11 marzo, l'Alleanza democratica di centrodestra guidata da Luis Montenegro è arrivata in testa, conquistando il 29,6 per cento dei voti, ma la progressione del partito di estrema destra Chega rischia di portare a un Parlamento senza maggioranza. Alleanza democratica è formata dai due principali partiti di centrodestra, il Partito social-democratico di Montenegro e il Partito popolare. Il suo risultato è deludente, dato che la percentuale è inferiore rispetto al 2022.

Il Partito socialista del premier uscente Antonio Costa, che si era dimesso dopo che uno scandalo di corruzione ha coinvolto i suoi più stretti collaboratori, ha limitato i danni arrivando al secondo posto con il 28,7 per cento, otto punti in meno rispetto a due anni fa. Al terzo posto c'è il partito di estrema destra Chega con il 18,1 per cento, più del doppio delle ultime elezioni, quando si era fermato al 7,4 per cento.

Le piccole formazioni - da Iniciativa Liberal al Bloco de Esquerda - sono arrivate molto più indietro, attorno o sotto il 5 per cento. Il premier uscente, Antonio Costa, ha spiegato che i risultati sono "praticamente un pareggio" tra i socialisti e il centrodestra, anche se "il Partito socialista ha evidentemente avuto un calo molto significativo".

 

Il dilemma di Montenegro tra coalizione con Chega e nuove elezioni 

In campagna elettorale il leader dell'Alleanza democratica, Luis Montenegro, aveva escluso di formare una maggioranza con Chega.

Ieri sera il leader del partito di estrema destra, André Ventura, ha respinto il "no è no" di Montenegro e ha chiesto una coalizione di destra che comprenda il suo partito, sostenendo che sarebbe "irresponsabile" non coinvolgere Chega al governo. Ventura ha parlato di “una notte storica” in cui “è finito il bipartitismo in Portogallo”.

Il ministro degli Esteri uscente, il socialista João Gomes Cravinho, ha detto che si apre uno scenario di “instabilità” politica per il Portogallo. Il Portogallo "esce più fragile" da queste elezioni e dovrà tornare alle elezioni "tra sei mesi, o un anno o due", ha detto Gomes Cravinho. L'economista Carlos Guimarães Pinto, deputato di Iniciativa Liberal, ha detto di sperare "che tra sei mesi si ripeta il voto". Il premier Antonio Costa ha attribuito il successo di Chega a due anni di crisi inflazionistica e al brutale rialzo dei tassi di interesse, che "hanno creato un malessere generale". Secondo il premier uscente, "era un terreno fertile per il populismo" ed è "fondamentale per tutti noi analizzare questo risultato elettorale: vedere cosa è strutturale, riguardo al cambiamento fondamentale nella società, o riguardo al voto di protesta e cosa potrebbe derivare da un'elezione in un contesto assolutamente atipico".

L'altra soluzione possibile è il Bloco central

Come si dice grande coalizione in portoghese? "Bloco central". Mentre ieri notte il conteggio delle schede prefigurava un sostanziale pareggio tra l'Alleanza democratica di centrodestra e il Partito socialista, alcuni analisti hanno iniziato a immaginare una soluzione inedita per il prossimo governo a Lisbona. Dalla rivoluzione dei garofani non è mai stato sperimentato un governo tra il principale partito di centrodestra, il Partito social democratico, e il principale partito di centrosinistra, il Partito socialista. Per il sociologo António Barreto, che è stato deputato scoialista e ministro dell'Agricoltura nel governo di Mario Soares tra il 1876 e il 1978, "le soluzioni possibili sono solo due, senza i soliti accordi: coalizione o alleanza tra Alleanza democratica e Chega; o blocco centrale tra Partito social democratico e Partito socialista. Tutti le altre sono ricette per il disastro". Su Publico la risposta di Barreto è: "Bloco central, ovviamente!".

Di più su questi argomenti: