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Biden avverte: "Putin non scherza, c'è la minaccia di un Armaggedon nucleare"

Alberto Cantoni

Da New York il presidente americano dice che c'è il rischio che la Russia utilizzi davvero "armi atomiche, chimiche o biologiche". Stoccata anche a Trump: "Grave il danno che la precedente amministrazione ha arrecato alla nostra politica estera"

"Per la prima volta dai tempi della crisi dei missili a Cuba c'è la minaccia di un Armageddon nucleare". In occasione di un evento elettorale a New York, Joe Biden non ha usato mezzi termini per mettere in guardia gli Stati Uniti e il mondo a proposito degli scenari futuri sul fronte del conflitto ucraino.

 

"Putin non scherza quando parla del possibile uso di armi nucleari, chimiche o biologiche, perché il suo esercito è in difficoltà". All'evento, una raccolta fondi per il partito democratico ospitato nella residenza di James Murdoch (figlio del magnate dei media Rupert Murdoch), il presidente americano ha aggiunto: "Stiamo cercando di capire questo: qual è la via d'uscita di Putin, in cui non solo non perda la faccia ma anche una parte significativa del suo potere?". Biden ha poi sottolineato di aver dedicato molto tempo a cercare di "tenere unita la Nato, con risultati incoraggianti". E i "cambiamenti" in un'ottica maggiormente costruttiva sono tutt'ora in fase di svolgimento.

 

"C'è un tipo che conosco abbastanza bene. Non sta scherzando", ha poi aggiunto, riferendosi al leader del Cremlino. "Quando parla del potenziale uso di armi nucleari tattiche, biologiche o chimiche, perché il suo esercito, come dire, sta offrendo una prestazione significativamente più bassa delle attese". Se Putin decidesse di optare davvero per la soluzione nucleare, le conseguenze sarebbero irreversibili: "Non credo che esista la capacità di impiegare facilmente un'arma nucleare tattica e non finire con l'apocalisse".

 

Non manca anche la stoccata a Donald Trump, suo predecessore alla Casa Bianca: "Non mi rendevo conto di quanto grave fosse il danno che la precedente amministrazione aveva arrecato alla nostra politica estera". Le parole del presidente vanno ad aggiungersi alla trafila di ammonimenti legati alla possibilità, da parte degli Usa, di rispondere nel caso in cui Mosca decidesse di imboccare davvero la strada dell'atomica.

  

Nel frattempo, il segretario di Stato Antony Blinken ha fatto sapere da una conferenza stampa a Lima che gli Stati Uniti saranno "pronti" a risolvere la guerra in Ucraina attraverso la diplomazia laddove (e quando) Mosca dimostrerà di essere "seriamente intenzionata" a optare per una via risolutiva.

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