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Gazprom scommette contro l'Europa sul generale inverno

La società pubblica un video in cui mostra i paesi europei gelidi, desolati, impoveriti. Il messaggio è ecco come finirete senza il nostro gas, mentre le immagini scorrono sulle note di una canzone di un poeta sovietico 

Micol Flammini

L’accusa di alcuni paesi membri dell’Unione europea alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, è di aver voluto capire con ritardo che il presidente russo, Vladimir Putin, avrebbe usato l’energia come minaccia. La scommessa del Cremlino è: una crisi energetica porta a una crisi economica, e una crisi economica porta a una crisi sociale, che a sua volte, se gestita con ritardo o male, porta anche cambi politici bruschi. La Commissione ha risposto ieri al Cremlino dicendo che l’Europa sta preparando le proposte necessarie per aiutare le famiglie. 

 

 

Mosca dice di essere pronta a uno stop del gas fino a quando non saranno eliminate le sanzioni e Gazprom, l’azienda controllata dallo stato russo, ha pubblicato un video in cui mostra cosa potrebbe accadere all’Europa al freddo. Immagini di un continente desolato e impoverito, di piazze congelate e innevate, paesi intirizziti per essersi rifiutati di eliminare le sanzioni. Nel fine settimana Gazprom aveva annunciato la chiusura a tempo indeterminato del gasdotto Nord Stream 1, aveva anche aggiunto che si trattava di un problema di manutenzione e non di una vendetta, ma il filmato distribuito dalla società mostra tutte le intenzioni di Gazprom e del Cremlino, sicuramente rassicurati dalle manifestazioni che ci sono state nelle piazze ceche e tedesche per chiedere ai governi di togliere le sanzioni.

Il filmato gioca sulla grande paura dell’inverno. Ma era ancora piena estate quando in un altro video, la Russia invitava gli stranieri a trasferirsi in un paese in cui non avrebbero dovuto pagare bollette fuori controllo. La pubblicità, in inglese, si concludeva con la frase: winter is coming, l’inverno sta arrivando. 

Il video di Gazprom accompagna le immagini con alcuni versi di una canzone, che ripete “L’inverno sarà grande/ecco guarda, oltre il fiume/L’autunno muore silenziosamente/Agita la mano gialla”. Sono i versi di un poeta, cantante e attore societico, chiamato Jurij Vizbor. Suo padre era di origine lituana, aveva combattuto nell’Armata Rossa e morì durante le purghe staliniane. Jurij e sua madre, medico di origine ucraina, dopo la morte del padre si trasferirono in Siberia, per poi tornare a Mosca. 

Nel video di Gazprom, vengono cantati anche altri versi della canzone: “Sfondando la neve con forza/Il sole porterà i segni della primavera/L’inverno sarà grande/Porterà crepuscoli e neve”. La scommessa di Mosca è che quello che chiama il “generale inverno” sarà dalla sua parte.

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  • Micol Flammini
  • Micol Flammini è giornalista del Foglio. Scrive di Europa, soprattutto orientale, di Russia, di Israele, di storie, di personaggi, qualche volta di libri, calpestando volentieri il confine tra politica internazionale e letteratura. Ha studiato tra Udine e Cracovia, tra Mosca e Varsavia e si è ritrovata a Roma, un po’ per lavoro, tanto per amore. Sul Foglio cura con Paola Peduzzi l’inserto EuPorn in cui racconta il lato sexy dell’Europa, ed è anche un podcast.