lo scoop di politico
Una bozza rivela che la Corte suprema sta per ribaltare il diritto all'aborto
Un documento pubblicato in esclusiva da Politico mostra un parere favorevole alla revisione della sentenza Roe v. Wade firmato dal giudice conservatore Alito. La decisione della Corte è attesa per giugno. Kamala Harris: "I diritti di tutti gli americani sono a rischio"
Aggiornamento delle 19:30. Harris: "I diritti di tutti gli americani sono a rischio"
La vice presidente Kamala Harris ha rilasciato un comunicato confermando la bozza della Corte Suprema e rimarcando la sua opposizione alla scelta dei giudici: "La Corte Suprema degli Stati Uniti ha ora confermato che la bozza di parere che annullerebbe la sentenza Roe v. Wade è autentica." Roe, continua il comunicato, garantisce il diritto di una donna di abortire e alle sue radici, protegge il diritto fondamentale di privacy. "Ciò che è chiaro è che gli oppositori di Roe vogliono punire le donne e togliere loro il diritto di prendere decisioni sul proprio corpo" ha continuato Harris, da sempre a difesa di ogni diritto civile, la quale non ha mancato di rivolgersi ai veri autori della bozza pubblicata stamattina da Politico.
"I legislatori repubblicani negli stati di tutto il paese stanno usando la legge come arma contro le donne. I diritti di tutti gli americani sono a rischio. Se il diritto alla privacy è indebolito, ogni persona potrebbe affrontare un futuro in cui il governo può potenzialmente interferire nelle decisioni personali che ciascuno prende per la propria vita. Questo è il momento di lottare per le donne e per il nostro Paese con tutto ciò che abbiamo". Questa è stata la conclusione di un comunicato che Kamala Harris ha voluto firmare per sottolineare la fermezza delle sue posizioni: la scelta della Corte Suprema è destinata a far discutere.
Lo scoop di Politico
La Corte suprema degli Stati Uniti ha espresso un parere favorevole alla revisione della storica sentenza Roe v. Wade del 1973 che sancisce il diritto costituzionale all'aborto negli Stati Uniti. Lo ha rivelato Politico, pubblicando una bozza di documento dello scorso febbraio firmato dal giudice Samuel Alito.
La bozza del pronunciamento attribuito alla Corte Suprema, dove ad oggi siedono a maggioranza giudici di orientamento conservatore, afferma che la sentenza Roe v. Wade "è stata sbagliata sin dal principio", e che la Corte ritiene di doverne correggerne l'indirizzo, affermando in buona sostanza che negli Usa non esiste un diritto all'aborto costituzionalmente riconosciuto. Per questo potrebbero essere gli stati a decidere sui singoli casi, con le differenze di interpretazione che ci si può aspettare.
Il documento esprime un primo voto informale dei giudici riguardo al caso Dobbs vs Jackson Women’s Health Organization, su cui la Corte dovrà esprimersi a giugno. In gioco c’è una legge dello stato del Mississippi, approvata nel 2018 e bloccata da una corte federale, che proibisce gli aborti dopo la quindicesima settimana. Il Mississippi chiede ora che i nove giudici riconoscano l’applicabilità della legge, il cui primo effetto sarebbe il ribaltamento della sentenza Roe vs Wade che nel 1973 legalizzò l’aborto in tutti gli Stati Uniti. Il Mississippi, se inizialmente puntava solo al riconoscimento della propria legge, ora chiede infatti di cancellare totalmente la sentenza del ’73.
La notizia di Politico ha già innescato polemiche negli Stati Uniti. Da un lato i Democratici hanno reagito alla pubblicazione del documento con una immediata denuncia del suo orientamento giuridico, dall'altro i conservatori hanno puntato l'indice contro la gravità della divulgazione del documento da parte di ignoti: un episodio senza precedenti nella storia dei processi deliberativi della Corte Suprema.
I conservatori inglesi