Draghi: "Avrò un colloquio con Putin. Non temiamo una riduzione di gas russo"

Non c'è un accordo sul tetto del prezzo del gas e sullo scorporo del prezzo dell'energia elettrica da quello del gas: "La Commissione ne parlerà con le società interessate". Tutto rimandato a maggio

Non c'è un accordo sul tetto del prezzo del gas e sullo scorporo del prezzo dell'energia elettrica da quello del gas. Il Consiglio europeo che si è tenuto ieri e oggi a Bruxelles si è concluso senza una decisione ma, dice il premier dell'Italia Mario Draghi, "abbiamo fatto passi avanti". 

"La discussione non è semplice, l'importante era riuscire ad avere un risultato di questa discussione che non fosse divisivo", ha aggiunto. "In un certo senso siamo stati soddisfatti della conclusione".

Ora è tutto rimandato a maggio, quando la Commissione aggiornerà le sue proposte e, si spera, arriverà a prendere delle decisioni. Restano sul tavolo le proposte di acquisti comuni e la costruzione di nuovi collegamenti via tubo tra i paesi europei, che potranno poi essere convertiti per l'idrogeno. 

Nel frattempo, ha detto Draghi, la Commissione si confronterà con gli stakeholder come compagnie petrolifere e distributori di energia

Sulla possibilità di ricorrere a ulteriori aiuti economici per famiglie e imprese, il premier ha detto che il governo è al lavoro sul Def: "Vedremo", ha aggiunto. 

Sul pagamento del gas russo in rubli Draghi ha ribadito che secondo le valutazioni europee si tratta di una violazione contrattuale e ha aggiunto che l'Europa non teme la riduzione delle forniture dalla Russia. 

Sul tetto al prezzo del gas, il premier ha sottolineato quanto sia complessa la discussione anche perché all'interno dello stesso tavolo dei 27 siedono importanti fornitori come la Norvegia, che con gli attuali prezzi ha registrato profitti "straordinari". 

 

[in aggiornamento]

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