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Tra virgolette

Il metodo di Xi Jinping per restare al potere

Purghe, purghe e ancora purghe. Il presidente non si ritirerà da segretario generale, anzi farà in modo di assicurarsi un terzo mandato alla guida della Repubblica popolare cinese

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Tutti si aspettano che al prossimo congresso nazionale del Partito comunista cinese, il leader Xi Jinping non si ritirerà da segretario generale, e anzi farà in modo di assicurarsi un terzo mandato alla guida della Repubblica popolare cinese. Ma è davvero l’incoronazione del nuovo imperatore, come scrivono diversi analisti occidentali, o la questione della leadership di Xi merita un approfondimento in più? Qualche giorno fa sul Nikkei Asia Katsuji Nakazawa, editorialista del giornale giapponese ed ex storico corrispondente da Pechino, ha riportato le parole di una sua fonte dell’ambiente politico cinese: “Se quello che dovesse ottenere fosse un altro quinquennio da segretario generale del partito, lasciando poco chiare le prospettive del suo regno lunghissimo, sarà, tutto sommato, una sconfitta”. E questo perché “la sua presa sul partito gradualmente si indebolirà”. Se un leader di un paese democratico dovesse stare in carica per ulteriori cinque anni, “si parlerà di lui soprattutto perché prima o poi diventerà un’anatra zoppa. Ma questo principio non vale in Cina”, scrive Nakazawa, “dove tutto si decide attraverso una lotta di potere all’interno del partito, di cui gli osservatori esterni sanno poco. Se i cittadini cinesi iniziassero a percepire che in fondo potrebbero avere un leader diverso nel giro di cinque anni, il loro atteggiamento potrebbe cambiare. Potrebbero fingere di obbedire mentre in segreto resistono”.  

 

Se si guarda al passato, anche l’ex presidente Hu Jintao iniziò a perdere la leadership sulle questioni interne e sulla diplomazia già nel 2008, l’anno dopo l’inizio del suo secondo mandato. Questo portò a serie conseguenze di credibilità del leader, minacciato da Bo Xilai – che poi, infatti, è stato epurato. L’obiettivo di Xi, scrive Nakazawa, è di diventare “il leader massimo a vita. Un modo per farlo è diventare ‘presidente del partito’, un incarico ricoperto l’ultima volta da Mao. Ma se Xi vuole ottenere quel titolo al prossimo congresso, deve dimostrare di avere solidi risultati pari a quelli di Mao”. La “risoluzione sulla storia” approvata a novembre avvicina Xi a Mao, “addirittura superando l’ex leader supremo Deng Xiaoping in termini di status nella storia del partito. Ma non tutti all’interno del partito sono convinti che abbia fatto abbastanza”. Ci sono diversi indicatori che ci dicono che Xi chiede “di proteggere il Comitato Centrale del partito, con Xi al centro, e la sua ideologia”. Chi complotta contro di lui? C’è “Sun Lijun, un ex viceministro della Sicurezza pubblica che è stato arrestato con l’accusa di aver preso 14 milioni di dollari in tangenti”, e poi ci sono “circoli ristretti” vicini al Partito ma che in realtà lo tradiscono: “Una fonte che ha familiarità con la politica cinese”, scrive Nakazawa, “ha affermato che i gruppi di interesse presi di mira da Xi includono giganti della tecnologia come Ant Group, Alibaba Group e Didi, importanti gruppi immobiliari come China Evergrande Group e Fantasia Holdings Group, nonché il settore delle scuole di tutoraggio.

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Queste società private tendono a essere vicine ai politici che fingono di obbedire a Xi ma che segretamente nutrono rancore; le società spesso sostengono finanziariamente tali forze politiche. Tra queste forze c’è il clan di Shanghai, guidato dall’ex presidente Jiang Zemin e dal suo stretto collaboratore, l’ex vicepresidente Zeng Qinghong. Hanno ancora una forte influenza nei circoli politici e burocratici che muovono l’economia. Spaventato da loro, Xi è ora pronto a prendere una posizione dura contro il loro atteggiamento bifronte. “Il successo della lotta alla corruzione è l’unico risultato di Xi”, scrive l’editorialista. “E con il crollo dell’economia cinese, Xi non ha altra scelta che andare avanti con la sua campagna”. Solo se le persone crederanno che Xi regnerà “per almeno altri 10 anni, o addirittura per tutta la vita, può evitare di diventare un’anatra zoppa”. Ma le purghe andranno avanti a lungo.

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