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Scontri con la polizia ad Amsterdam durante una protesta No vax

I disordini durante un corteo non autorizzato contro il divieto di assembramenti e le norme anti Covid. Diversi feriti sia tra i manifestanti sia tra le forze dell'ordine 

Migliaia di olandesi si sono radunati ad Amsterdam ieri, domenica 2 gennaio, per protestare contro il divieto di assembramenti e le norme anti Covid. La manifestazione, che non era stata autorizzata per i rischi legati alla sicurezza, ha raccolto circa 10mila dimostranti che hanno occupato Museumplein – la "piazza dei musei", una delle più famose della capitale olandese – per dissentire contro il lockdown introdotto per contrastare la diffusione della variante Omicron. La polizia in tenuta antisommossa ha liberato la piazza e disperso la folla. Gli scontri hanno però causato diversi feriti, sia tra i manifestanti sia tra le forze dell'ordine. 

  

Tre mesi fa, nei Paesi Bassi non serviva la mascherina nemmeno al supermercato. ma con l'aumento dei contagi, il governo di Amsterdam ha deciso di prendere contromisure sempre più stringenti. A partire da un mini lockdown dei non vaccinati, iniziato a metà novembre. Poco prima di Natale il premier olandese aveva detto che era il momento di fare qualche sacrificio in più e aveva annunciato la chiusura di negozi non essenziali, bar e ristoranti, scuole, musei, palestre – che proseguirà fino al 9 febbraio. Ora Rutte, forte dell’accordo di governo, è il nuovo pioniere dei rigoristi d’Europa: più dei nuovi contagi c’entrano Omicron e le (pochissime) terze dosi. A dicembre era infatti immunizzato oltre l’85 per cento degli adulti. Ma solo il 10 aveva ricevuto la terza dose, fondamentale per contrastare Omicron.

 

 

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