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editoriali

La Corte strabica dell’Aia

Redazione

Liquida il genocidio degli uiguri, trascina Israele sul banco degli imputati

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La Corte penale internazionale dell’Aia ha deliberato di avere la giustificazione legale per aprire un’indagine su crimini di guerra a carico di Israele. Dopo un riesame di sei anni da parte del procuratore capo, i giudici del tribunale hanno deciso che “la giurisdizione territoriale della Corte sulla situazione in Palestina si estende ai territori occupati da Israele dal 1967, vale a dire Gaza e Cisgiordania, compresa Gerusalemme est”. Tali “crimini” potrebbero includere le operazioni militari israeliane a Gaza e le attività edilizie negli insediamenti in Cisgiordania. “Oggi – ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu – la Corte penale internazionale ha dimostrato ancora una volta di essere un organismo politico e non un’istituzione giudiziaria. Un tribunale creato per prevenire orrori come la Shoah nazista contro il popolo ebraico sta ora attaccando selettivamente l’unico stato del popolo ebraico”. Negli Stati Uniti, il portavoce del Dipartimento di stato Ned Price ha ribadito che l’Amministrazione Biden è impegnata per la sicurezza di Israele e si oppone alla decisione della Corte. 

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La Corte penale internazionale dell’Aia ha deliberato di avere la giustificazione legale per aprire un’indagine su crimini di guerra a carico di Israele. Dopo un riesame di sei anni da parte del procuratore capo, i giudici del tribunale hanno deciso che “la giurisdizione territoriale della Corte sulla situazione in Palestina si estende ai territori occupati da Israele dal 1967, vale a dire Gaza e Cisgiordania, compresa Gerusalemme est”. Tali “crimini” potrebbero includere le operazioni militari israeliane a Gaza e le attività edilizie negli insediamenti in Cisgiordania. “Oggi – ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu – la Corte penale internazionale ha dimostrato ancora una volta di essere un organismo politico e non un’istituzione giudiziaria. Un tribunale creato per prevenire orrori come la Shoah nazista contro il popolo ebraico sta ora attaccando selettivamente l’unico stato del popolo ebraico”. Negli Stati Uniti, il portavoce del Dipartimento di stato Ned Price ha ribadito che l’Amministrazione Biden è impegnata per la sicurezza di Israele e si oppone alla decisione della Corte. 

  
Dunque, l’unica democrazia del medio oriente e il solo stato al mondo che da quando è nato vive sotto perenne minaccia terroristica per questi soloni dell’Aia è sullo stesso piano di gruppi terroristici come Hamas e Jihad islamico, che ne perseguono la distruzione. Quanto agli insediamenti, la Corte non ha mai ritenuto di dover intervenire né giudicare sulla Crimea annessa dalla Russia, sul Sahara occidentale annesso dal Marocco, sulla parte di Cipro occupata dalla Turchia, per non parlare del Tibet. Già, la Cina. Un mese fa, la stessa Corte ha detto che non avrebbe indagato Pechino per i crimini commessi contro gli uiguri: deportazione, reclusione in “centri di rieducazione”, estirpazione della loro lingua, cultura e religione, sterilizzazioni, aborti forzati... Che vuoi che siano, c’è Israele da processare. 

  

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