Il premier ungherese Viktor Orban al vertice V4 (Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria) al castello di Lednice.11 giugno 2020 (AP Photo/Petr David Josek) 

La vergogna dei sovranisti che chiudono gli occhi sugli orrori di Ungheria e Polonia

Anche i populisti italiani dovrebbero capire che con l'opposizione del duo di Visegrád non è in gioco solo il futuro del Recovery plan ma il futuro dell'Europa e i valori non negoziabili della democrazia liberale

Claudio Cerasa

L’Europa vicina a un punto di rottura non solo diplomatico, sintetizzato perfettamente dall’eurodeputata olandese (del gruppo macroniano Renew) Sophie in ’t Veld: “Se non si rispettano le regole dell’Ue, non si vuole farne parte. In tal modo non è possibile rimanere membri dell’Ue con tutti i benefici, compresi i fondi Ue”

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  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.