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Tensioni diplomatiche

La Francia ha messo al bando i Lupi grigi

Per la Turchia è una "provocazione", il governo di Ankara ha promesso di "rispondere con fermezza"

Mauro Zanon

Il movimento islamonazionalista turco vicino al presidente Recep Tayyip Erdogan negli ultimi anni è stato protagonista di violenze e spedizioni punitive contro la comunità armena francese. Le ultime la scorsa settimana e Parigi ha deciso di renderlo illegale

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Dopo la dissoluzione della sulfurea Ong musulmana Baraka City, in ragione dei suoi legami con l’islam radicale, prosegue il pugno duro del ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin contro le associazioni islamiste. Ieri, in seguito all’approvazione del Consiglio dei ministri, l’inquilino di Place Beaveau ha ufficializzato la messa al bando dei Lupi grigi, il movimento islamonazionalista turco vicino al presidente Recep Tayyip Erdogan, che negli ultimi giorni si è reso protagonista di incidenti, violenze e spedizioni punitive ai danni della comunità armena francese. “Sul territorio sono stati identificati diversi focolai di questo ‘movimento dei Lupi grigi’, i suoi membri partecipano a dei campi di addestramento”, si legge nel decreto del governo che ufficializza la dissoluzione del movimento islamista. Nel testo si fa riferimento, in particolare, a un “campo militare per i giovani”, organizzato in Ardèche, a sud-est della Francia, nel dicembre 2019, e si specifica che i Lupi grigi promuovono “un’ideologia che tende a discriminare nonché a provocare la violenza contro le persone di origine curda o armena”.

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Dopo la dissoluzione della sulfurea Ong musulmana Baraka City, in ragione dei suoi legami con l’islam radicale, prosegue il pugno duro del ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin contro le associazioni islamiste. Ieri, in seguito all’approvazione del Consiglio dei ministri, l’inquilino di Place Beaveau ha ufficializzato la messa al bando dei Lupi grigi, il movimento islamonazionalista turco vicino al presidente Recep Tayyip Erdogan, che negli ultimi giorni si è reso protagonista di incidenti, violenze e spedizioni punitive ai danni della comunità armena francese. “Sul territorio sono stati identificati diversi focolai di questo ‘movimento dei Lupi grigi’, i suoi membri partecipano a dei campi di addestramento”, si legge nel decreto del governo che ufficializza la dissoluzione del movimento islamista. Nel testo si fa riferimento, in particolare, a un “campo militare per i giovani”, organizzato in Ardèche, a sud-est della Francia, nel dicembre 2019, e si specifica che i Lupi grigi promuovono “un’ideologia che tende a discriminare nonché a provocare la violenza contro le persone di origine curda o armena”.

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La scorsa settimana, in pieno coprifuoco, duecento turchi affiliati ai Lupi grigi sono scesi nelle strade di Vienne, nel dipartimento dell’Isère, al grido di “Allah Akbar, dove siete armeni?”, dando la caccia alle persone di origine armena e provocando scontri con le forze dell’ordine. Lo stesso è successo a Digione e a Décines-Charpieu, nella banlieue dei Lione, con decine di giovani turchi che scandivano slogan in lode di Erdogan e il loro motto, “Notre guide est le Coran, notre but est le Toran”: la nostra guida è il Corano e il nostro obiettivo è l’unione di tutte le popolazioni di cultura turca del mondo. Nella notte tra sabato e domenica, infine, il memoriale del genocidio e il centro nazionale della memoria armena sono stati imbrattati con le scritte “Loups gris”, “Rte”, acronimo del presidente turco, e “Nique l’Armenie”, fotti l’Armenia. “Queste insopportabili profanazioni si iscrivono una serie di eventi che mirano a terrorizzare e a intimidire i cittadini francesi di origine armena”, ha reagito in un comunicato il Comité de défense de la cause arménienne (Cdca). Come riportato dal settimanale Marianne, i Lupi grigi sono presenti soprattutto a Lione, Strasburgo e Grenoble, e le loro prime spedizioni punitive contro gli armeni risalgono al 2006, quando venne inaugurato il memoriale del genocidio lionese. “Da decenni, i Lupi grigi, braccio armato del Mhp (Partito del movimento nazionalista turco, ndr), sono utilizzati per i lavori sporchi dai servizi segreti turchi”, ha detto a Marianne Abdullah Bozkurt, giornalista esiliato in Francia e minacciato dal regime di Erdogan per aver diffuso numerosi documenti sui legami tra Turchia e Stato islamico. “Oggi, godono di un’impunità totale e della protezione politica del Mhp che dà il suo sostegno a Erdogan e condivide con lui il potere”, ha aggiunto Bozkurt.

 

 

Occupando diversi posti importanti in seno al Mit, l’intelligence turca, i Lupi grigi sono considerati come una vera e propria forza di proiezione in Europa e possono essere attivati in qualsiasi momento, secondo Bozkurt, che mette in guardia l’Europa in generale, e la Francia in particolare, dalla fusione tra islamismo e nazionalismo turco. La decisione del ministro Darmanin, sullo sfondo del conflitto del Nagorno Karabakh e delle tensioni diplomatiche tra Parigi e Ankara, ha suscitato oggi una dura reazione del ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, che ha parlato di “provocazione”. “Sottolineiamo la necessità di proteggere la libertà d’espressione e di riunione dei turchi di Francia”, ha dichiarato Cavusoglu, aggiungendo che il governo turco “risponderà con fermezza a questa decisione”. Ankara ha inoltre comunicato che “non esiste un movimento chiamato ‘Lupi grigi’", dicendo che la Francia ha dissolto un “oggetto immaginario”

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