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La campagna di Rashford

C'è una rivolta dentro ai Tory sui pasti gratuiti nelle scuole

I piatti vuoti davanti agli uffici dei deputati, Rishi Sunak bandito da un pub e il cartello contro David Morris

Gregorio Sorgi

La petizione del calciatore del Machester United è diventata un problema per i conservatori britannici, bersagliati dai propri elettori per aver votato contro un emendamento che proponeva di estendere il sussidio per gli studenti anche durante le vacanze di Natale 

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Il calciatore del Manchester United Marcus Rashford è riuscito ancora una volta a mettere in difficoltà il governo britannico. La sua raccolta firme per estendere i pasti gratuiti per i bambini più poveri ha dato vita a molti episodi di solidarietà tra la società civile e innescato una rivolta interna tra i Tory, i quali chiedono al premier Boris Johnson di fare marcia indietro. 

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Il calciatore del Manchester United Marcus Rashford è riuscito ancora una volta a mettere in difficoltà il governo britannico. La sua raccolta firme per estendere i pasti gratuiti per i bambini più poveri ha dato vita a molti episodi di solidarietà tra la società civile e innescato una rivolta interna tra i Tory, i quali chiedono al premier Boris Johnson di fare marcia indietro. 

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La scorsa settimana il governo ha respinto un emendamento del Labour che proponeva di estendere i pasti gratuiti nelle scuole anche durante le vacanze di Natale per fare fronte all’emergenza economica indotta dal Covid. Rashford aveva iniziato la sua campagna mediatica lo scorso giugno, quando era riuscito a persuadere il governo a fare marcia indietro e prolungare il sussidio durante le vacanze estive. La storia personale della giovane promessa del Manchester United - un figlio della working class, che per anni ha usufruito dei pasti gratuiti - aveva dato grande risalto alla sua campagna mediatica.

 

 

Stavolta l’opinione pubblica ha reagito nello stesso modo, e la petizione di Rashford ha raggiunto quasi novecento mila firme. I deputati conservatori sono stati inondati dalle lettere degli elettori furibondi, molti dei quali sottolineano che gli stessi parlamentari che hanno votato contro i pasti gratuiti usufruiscono di cibo e bevande pagati con i soldi dei contribuenti. Oltre novecento mila persone hanno firmato una petizione per cancellare questo privilegio e molti parlamentari dei Tory raccontano di non essere mai stati bersagliati con così tanta insistenza dai propri elettori. 

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Il cancelliere allo Scacchiere Rishi Sunak è stato bandito dal suo pub di riferimento nella circoscrizione di Richmond nello Yorkshire. Un negozio di articoli sportivi a Lancaster ha vietato l’ingresso a vita al parlamentare David Morris, colpevole di avere votato contro la mozione del Labour. Molti elettori in diverse aree del paese hanno lasciato dei piatti vuoti davanti all’ufficio del parlamentare di riferimento per esprimere il loro disappunto. La scelta dei Tory è stata vista come un atto di egoismo, che ha penalizzato proprio i più deboli. La proroga sarebbe costata solamente 20 milioni di sterline, una cifra irrisoria in confronto all’aumento esorbitante della spesa pubblica negli ultimi mesi. 

 

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Johnson e il suo braccio destro Dominic Cummings, che attribuiscono molta importanza all’opinione pubblica e ai sondaggi, devono trovare un modo per uscire da questa situazione imbarazzante. Il leader del Labour Keir Starmer ha promesso di convocare un nuovo voto sul tema a breve, e decine di deputati conservatori hanno confermato che stavolta voteranno contro il governo. Le indiscrezioni raccontano che il premier prometterà un maggiore sostegno economico per i bambini in difficoltà durante le vacanze di Natale per placare la rivolta interna. La campagna di Rashford ha dato enfasi a un tema esistenziale per i Tory, che per anni sono stati identificati come il partito dei tagli alla spesa e dell’austerity. Johnson vuole archiviare quest’immagine nel tentativo di convincere molti ex elettori laburisti a votare per lui. Ma il caos degli ultimi giorni rende tutto più complicato, come dimostra il caso di Ben Bradley. Il deputato è stato eletto nel seggio di Mansfield nel 2017 - la prima roccaforte laburista conquistata dai Tory - e viene visto come il simbolo dei nuovi Tory di sinistra. Ma sul tema dei pasti gratuiti Bradley si è schierato a fianco del governo, e questo non è piaciuto alla sua base.

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