PUBBLICITÁ

Tutto pronto per il primo dibattito Trump-Biden

Paola Peduzzi

Modera Chris Wallace di Fox: ha scelto gli argomenti di cui parlare ma ha fatto sapere che non vuole fare il fact-checker dei candidati. Spetterà ai duellanti farlo uno nei confronti dell’altro. Ecco come si stanno preparando 

PUBBLICITÁ

Questa sera a Cleveland si terrà il primo dibattito televisivo tra Donald Trump, presidente americano, e il suo sfidante per le elezioni del 3 novembre Joe Biden, candidato democratico. Il moderatore è Chris Wallace, che lavora a Fox News dal 2003 ma non è annoverato tra gli anchorman che alimentano il circolo vizioso tra l’emittente dei Murdoch e la Casa Bianca. Come tutte le persone che stanno nel mezzo, Wallace è criticato sia dai trumpiani sia dai liberal: i primi dicono che è sempre molto (troppo) critico con il presidente, i secondi dicono che non ha mai preso le distanze dalla sua emittente e quindi ne è di fatto complice.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Questa sera a Cleveland si terrà il primo dibattito televisivo tra Donald Trump, presidente americano, e il suo sfidante per le elezioni del 3 novembre Joe Biden, candidato democratico. Il moderatore è Chris Wallace, che lavora a Fox News dal 2003 ma non è annoverato tra gli anchorman che alimentano il circolo vizioso tra l’emittente dei Murdoch e la Casa Bianca. Come tutte le persone che stanno nel mezzo, Wallace è criticato sia dai trumpiani sia dai liberal: i primi dicono che è sempre molto (troppo) critico con il presidente, i secondi dicono che non ha mai preso le distanze dalla sua emittente e quindi ne è di fatto complice.

PUBBLICITÁ

 

In “Inganno. Donald Trump, Fox News e la pericolosa distorsione della realtà” (NR edizioni), l’autore, Brian Stelter, conduttore e capo della redazione Media della Cnn, ricorda una frase che Wallace disse in un’intervista nel 2017, quando aveva appena rinnovato il contratto per la sua trasmissione “Fox News Sunday”. Wallace parlava dei continui attacchi che i suoi colleghi facevano agli altri media e ai giornalisti di altre testate, e disse: “Se vogliono dire che amano Trump o che sono arrabbiati con i democratici, facciano pure. E’ la loro opinione. E’ quel che fanno per vivere. Non mi piace che attacchino i media perché spesso quel che denigrano è quel che facciamo noi nella divisione News”. Wallace ha nutrito la propria indipendenza dalla rete per cui lavora in molti modi, non ultimo l’intervista che ha fatto a Trump nel luglio scorso, in cui ha contestato tutti i dati forniti dal presidente sulla gestione della pandemia (Trump si risentì molto). 

 

PUBBLICITÁ

Per il dibattito di questa sera, Wallace ha scelto gli argomenti di cui parlare ma ha fatto sapere che non vuole fare il fact-checker dei candidati: spetterà ai duellanti farlo uno nei confronti dell’altro. Trump, che è furioso per lo scoop del New York Times sulle sue (poche) tasse pagate negli ultimi 15 anni, aveva detto che non si sarebbe preparato per il dibattito, tanto i media “fake” diranno comunque che lui ha perso. Il sito Axios ha spiegato che in realtà il presidente si sta allenando: sono state testate le formule che più hanno raccolto applausi nei comizi: vince l’immagine del presidente “tough guy”, quello duro e determinato; sono state preparate delle flashcard che servono a Trump per ricordare i numeri e i temi principali; il suo preparatore è l’ex governatore del New Jeresy, Chris Christie (l’obiettivo dichiarato dei trumpiani è di far perdere la pazienza  a Biden, come gli è capitato in passato). Joe Biden ha scelto un gruppo di collaboratori che lo sta preparando (non uno solo come accade solitamente), vuole contrastare Trump sui numeri ma non passare tutto il tempo a correggerlo e punta soprattutto sulla malagestione della pandemia da coronavirus. L’ala più radicale del Partito democratico spera che Biden non faccia troppo il moderato: il rischio è di “demoralizzare” la base, come ha detto la deputata Alexandria Ocasio-Cortez: stiamo facendo di tutto per portare i giovani a votare, “non è d’aiuto denigrare persone come me o come Bernie Sanders”.          

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ