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Spionaggio cinese, la reazione europea

Caso Zhenhua, la Commissione Ue non commenta

David Carretta

Per affrontare casi di violazione della privacy nei confronti di cittadini europei vale "la base giuridica Gdpr", dice al Foglio un portavoce di Bruxelles. "Ma non è facile da mettere in opera". Su Pechino e l'attività di spionaggio: "Non è al momento possibile dire cose più precise"

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Nessun commento, per il momento, sul caso della profilazione di cittadini europei (e non solo) da parte della società cinese Zhenhua che il Foglio ha rivelato domenica in esclusiva. È la posizione della Commissione europea, rappresentata dai portavoce Christian Wigand ed Eric Mamer, a cui questa mattina, durante la  la conferenza stampa quotidiana della Commissione europea a Bruxelles, il Foglio ha rivolto alcune domande. 

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Nessun commento, per il momento, sul caso della profilazione di cittadini europei (e non solo) da parte della società cinese Zhenhua che il Foglio ha rivelato domenica in esclusiva. È la posizione della Commissione europea, rappresentata dai portavoce Christian Wigand ed Eric Mamer, a cui questa mattina, durante la  la conferenza stampa quotidiana della Commissione europea a Bruxelles, il Foglio ha rivolto alcune domande. 

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Wingand ha detto di non essere in grado di “commentare sul caso concreto". ”In generale nell'Unione europea la protezione dei dati è un diritto fondamentale. E il Gdpr (Regolamento generale sulla protezione dei dati personali) si applica alle attività di processo dei controllori e dei processatori di dati fuori dall'Ue se offrono beni o servizi a persone e entità che risiedono nell'Ue, o se monitorano o raccolgono dati di persone  nell'Ue", ha ricordato. "Se monitorano comportamenti di persone che risiedono nell'Ue, devono rispettare le regole di protezione dei dati nell'Ue". Secondo Wigand, “spetta alle autorità di protezione dei dati guardare al caso specifico".

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Eric Mamer, portavoce della Commissione, ha spiegato che “si applica la base giuridica Gdpr”, ma “non è facile da mettere in opera, lo sappiamo perfettamente. Sul caso specifico non ci è possibile dire cose più precise per il momento". Quanto alla “relazione di fiducia che può o non può esistere con la Cina”, ha detto Mamer “vi rimando alle dichiarazioni di ieri della presidente von der Leyen e in particolare al fatto che l'Ue non transigerà sulla sicurezza delle sue reti e dell'uso che sarà fatto dagli attori del digitale in generale".

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