La missione d'autunno della Merkel è evitare un “no deal” post Brexit
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Un accordo Brexit sì, ma non a ogni costo
Bruxelles. Dopo lo storico accordo del Consiglio europeo sul Recovery fund, la missione impossibile di Angela Merkel sarà evitare un “no deal” con Boris Johnson sul post Brexit in autunno. L’intesa su un accordo commerciale che regoli le relazioni tra l’Unione europea e il Regno Unito dal 1 gennaio 2021 è la seconda priorità che si è fissata la cancelliera tedesca, dopo che la Germania ha assunto la presidenza di turno dell’Ue. Le trattative tra i due capi-negoziatori Michel Barnier e David Frost finora non hanno permesso passi avanti decisivi, anche se Bruxelles ha segnalato la disponibilità a diverse concessioni, mentre Londra ha mostrato una certa flessibilità su alcuni capitoli. A giugno, dopo una teleconferenza con Charles Michel e Ursula von der Leyen, Johnson aveva detto di volere un’intesa generale sulle grandi linee di un accordo entro la fine di luglio. Ma su due linee rosse fissate dall’Ue – l’allineamento del Regno Unito sulle regole della concorrenza e la pesca – è stallo. Un accordo commerciale è “improbabile”, ha avvertito Barnier la scorsa settimana, dopo l’ultima serie di discussioni con Frost: “Finché le posizioni del Regno Unito saranno bloccate, c’è un rischio obiettivo di no deal”. Il messaggio è sempre lo stesso. “L’Ue non accetterà di pagare il conto per le scelte politiche del Regno Unito”, ha detto Barnier. Il suo omologo britannico si è mostrato appena più ottimista. “Rimangono distanze considerevoli nelle aree più difficili” (parità di condizioni sulla concorrenza e pesca), ma “la mia valutazione è che ancora possibile raggiungere un accordo in settembre”, ha detto Frost.
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