Il buono, il Rutte il cattivo
L’europeismo visionario di Merkel, il saggio pragmatismo del premier olandese, il cialtrosovranismo mostrato da Wilders. No, i soldi senza condizioni non esistono. Perché l’Europa del futuro ha messo in mutande i vecchi e i nuovi populismi
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Merkel accoglie Rutte e tra “disciplina e parsimonia” scopre il prezzo di un “sì”
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I “sei pilastri” per arrivare a un compromesso sul Recovery Fund
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Intervista con Di Maio, ora anticinese ed europeista
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Segui la diretta dell'incontro tra Conte e Merkel
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Al vertice Conte-Merkel c'è anche Autostrade
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Non bisogna avere paura delle condizionalità
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Non si combatte la concorrenza sleale (cinese) con il sovranismo europeista
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L'estate della solidarietà
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I tre anni di ottimismo che ci aspettano, grazie alla nuova Europa
È possibile che alla fine andrà tutto in vacca. È possibile che l’Europa non ci darà nulla di quanto promesso. È possibile che i sovranismi vinceranno la loro partita. È possibile che gli europeisti dovranno battere in ritirata. Ma è possibile invece che, alla fine di questa lunga fase di gestazione, i vari volti offerti in questi giorni dall’Europa possano permettere di osservare il mondo con occhi diversi e possano aiutare a inquadrare con esattezza le tre formidabili categorie politiche emerse negli ultimi giorni all’interno del dibattito pubblico europeo.
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- Claudio Cerasa Direttore
Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.