Geert Wilders (a destra) e Mark Rutte (foto Pierre Crom/Reporters)

Il buono, il Rutte il cattivo

Claudio Cerasa

L’europeismo visionario di Merkel, il saggio pragmatismo del premier olandese, il cialtrosovranismo mostrato da Wilders. No, i soldi senza condizioni non esistono. Perché l’Europa del futuro ha messo in mutande i vecchi e i nuovi populismi

  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.