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La “soluzione finale” di Khamenei

Redazione

La Guida suprema iraniana evoca una nuova endlösung per Israele

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Il segretario di stato americano Mike Pompeo e il premier israeliano Benjamin Netanyahu hanno accusato il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, di invocare il genocidio degli ebrei. Il poster condiviso sul sito web del leader supremo iraniano mostra persone in festa nel complesso del Monte del Tempio a Gerusalemme dopo averlo catturato da Israele e una bandiera palestinese che si alza sulla moschea di al Aqsa. “La Palestina sarà libera. La soluzione finale”, dice il testo. Endlösung der Judenfrage.

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Il segretario di stato americano Mike Pompeo e il premier israeliano Benjamin Netanyahu hanno accusato il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, di invocare il genocidio degli ebrei. Il poster condiviso sul sito web del leader supremo iraniano mostra persone in festa nel complesso del Monte del Tempio a Gerusalemme dopo averlo catturato da Israele e una bandiera palestinese che si alza sulla moschea di al Aqsa. “La Palestina sarà libera. La soluzione finale”, dice il testo. Endlösung der Judenfrage.

 

La “soluzione finale della questione ebraica” è l’espressione usata dai nazisti alla Conferenza di Wannsee che pianificò in dettaglio lo sterminio di undici milioni di ebrei (i nazisti sarebbero riusciti a incenerirne sei). “Il leader del principale sponsor mondiale del terrorismo e dell’antisemitismo nega l’Olocausto, invia denaro e armi ai terroristi anti israeliani e ora invoca l’espressione nazista della soluzione finale”, ha detto Pompeo. La questione è terribilmente seria. “Le minacce di Khamenei di portare a termine la ‘soluzione finale’ contro Israele fanno venire in mente il piano nazista della ‘soluzione finale’ per annientare il popolo ebraico”, ha affermato Netanyahu. “Dovrebbe sapere che qualsiasi regime che minaccia la distruzione dello stato di Israele deve affrontare un pericolo simile”. Gli ebrei israeliani hanno qualcosa che gli ebrei europei negli anni Quaranta non avevano e che garantisce che le minacce di Khamenei non siano facilmente realizzabili: uno stato e la sua straordinaria potenza militare. Il punto è che Khamenei ha chiesto la distruzione di Israele in numerose occasioni e che si riferisce a Israele come a un “tumore canceroso”. Il punto è che in occidente dovremmo prendere sul serio queste parole. L’Iran ha la chiara volontà di distruggere lo stato ebraico, lo proclama apertamente dal 1979. Quello che gli manca sono i mezzi per poterlo fare. Una testata atomica. E’ qui che Israele non può essere lasciato solo. E’ compito anche nostro, delle democrazie, lavorare per far sì che quei mezzi non li abbiano mai.

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