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editoriali

Cosa ci sfugge delle democrazie illiberali

redazione

L’illiberalismo in Ungheria e Russia, tra fine dei media e prigionieri politici

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Le democrazie illiberali sono democrazie in quanto chi governa viene eletto e illiberali in quanto i governanti reprimono alcuni diritti e libertà dei cittadini. Sono democrazie illiberali la Russia e l’Ungheria, dove Vladimir Putin e Viktor Orbán sono eletti  e da anni erodono lo stato di diritto dei loro paesi. Le democrazie illiberali  spesso mettono  le altre nazioni di fronte a un malinteso. Chi ha a che fare con Ungheria e Russia le tratta  spesso come democrazie a tutti gli effetti: prendendo la democrazia e accantonando l’aggettivo illiberale. L’Ungheria per esempio è parte dell’Unione europea, nonostante non ne rispetti – e neppure ne condivida – i valori fondamentali, e nel frattempo smonta il sistema della giustizia e annulla la libertà di stampa. Domani chiuderà  Klubrádió,  tra le poche emittenti indipendenti e critiche nei confronti del premier. Il governo  non le ha rinnovato la licenza e così è riuscito a dare un altro colpo durissimo al pluralismo.

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Le democrazie illiberali sono democrazie in quanto chi governa viene eletto e illiberali in quanto i governanti reprimono alcuni diritti e libertà dei cittadini. Sono democrazie illiberali la Russia e l’Ungheria, dove Vladimir Putin e Viktor Orbán sono eletti  e da anni erodono lo stato di diritto dei loro paesi. Le democrazie illiberali  spesso mettono  le altre nazioni di fronte a un malinteso. Chi ha a che fare con Ungheria e Russia le tratta  spesso come democrazie a tutti gli effetti: prendendo la democrazia e accantonando l’aggettivo illiberale. L’Ungheria per esempio è parte dell’Unione europea, nonostante non ne rispetti – e neppure ne condivida – i valori fondamentali, e nel frattempo smonta il sistema della giustizia e annulla la libertà di stampa. Domani chiuderà  Klubrádió,  tra le poche emittenti indipendenti e critiche nei confronti del premier. Il governo  non le ha rinnovato la licenza e così è riuscito a dare un altro colpo durissimo al pluralismo.

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In Russia tutto questo è successo molto prima e oggi   gli oppositori che cercano di affrontare il Cremlino spesso finiscono in carcere per motivi pretestuosi. Come è accaduto ad Alexei Navalny, che ieri era ancora una volta a processo. Questo non avviene certo in una democrazia ma in un sistema illiberale sì. Per sostenere Navalny  ci sono state delle proteste  pacifiche  e la polizia, armata, ha reagito con violenza. Molti manifestanti sono stati arrestati, sono prigionieri politici. Anche questo ha poco a che vedere con un sistema democratico, ma ha molto di illiberale. L’Unione europea ha provato a reagire, ha parlato di sanzioni ma  è restia a imporle, ci sono molti interessi in ballo. Ieri il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha detto che se l’Ue lo farà, allora la Russia sospenderà le relazioni diplomatiche. Anche Mosca ha tanti interessi in Europa, e difficilmente vuole comprometterli. Ma ricattare l’Ue è diventato semplice, soprattutto perché gli europei continuano a trattare la Russia come una democrazia e invece non si rendono conto che hanno a che fare con un regime illiberale. 
 

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