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La polemica

Dopo Fitto, anche Mantovano attacca la Corte dei conti sul Pnrr: "Invasione di campo"

Redazione

Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio la Corte "non ha la competenza di sostituirsi alla Commissione Ue nel vaglio del Recovery". Parole analoghe a quelle usate dal ministro degli Affari europei qualche giorno fa

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"Ditemi dove è scritto che la Corte dei conti ha questa competenza, di sostituirsi alla Commissione europea nel vaglio sul Pnrr". Le parole sono del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, riportate oggi da La Stampa. Ma la polemica risale a inizio mese, quando la Corte dei conti ha pubblicato due delibere che imputano al ministero dell'Ambiente e a quello delle Infrastrutture parte della responsabilità dei ritardi sulla prossima scadenza del Pnrr, a fine giugno. In ballo ci sono 16 miliardi e – scrive la Corte – c'è "un concreto rischio di riduzione del contributo finanziario messo a disposizione dall'Ue", a causa della gestione "deficitaria" dei due dicasteri.

Le reazioni sono seguite a catena: il primo a rispondere è stato il ministro che ha in mano il dossier del Recovery, Raffaele Fitto, che ha ribadito lo scorso fine settimana come "l'accertamento del mancato conseguimento della milestone compete esclusivamente alla Commissione europea".

Dello stesso avviso, anche se con toni molto più accesi, è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. "Una invasione di campo bella e buona. Ditemi dove è scritto che la Corte dei conti ha questa competenza, di sostituirsi alla Commissione europea nel vaglio sul Pnrr". Cambia la forma ma non la sostanza: per entrambi i ministri non spetta alla Corte il compito di certificare i ritardi, ma soltanto all'Ue. In ogni caso, il rapporto fra governo e Corte si fa sempre più aspro, con il rischio di logorare l'importante contributo che l'organo di viale Mazzini pur sempre fornisce nella sua funzione di supervisore.

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