Lo stallo sulle trattative, le pressioni dei grillini, il futuro di Autostrade e quella via maestra persa per strada dal governo e da Cdp
Ci risiamo, puntuale come un riflesso pavloviano, rispunta la revoca. L’arresto di Giovanni Castellucci, l’ex gran capo di Atlantia, è diventato un assist per il Movimento 5 stelle. Il sottosegretario ai Trasporti, il grillino Roberto Traversi, deputato milanese, rilancia. Si lamenta giustamente perché da mesi è impallata la trattativa con la Cassa depositi e prestiti per la cessione di Autostrade per l’Italia e poi balza in sella al cavallo di ritorno: “O si fa come dice il governo o si torni a parlare di revoca della concessione”, dichiara dopo che Castellucci è stato prelevato dalle forze dell’ordine e mandato in quarantena, pardon ai domiciliari, in quanto “personalità spregiudicata e incurante del rispetto delle regole, ispirata a una logica strettamente commerciale personalistica, anche a scapito della sicurezza collettiva”, secondo l’ordinanza del gip di Genova.
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