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Mimmo Parisi, l'incompatibile navigator

Luciano Capone

Aspettativa scaduta, dati ingannevoli, spese folli (e senza rendicontazione). Forse è il caso che il professore venuto dal Mississippi lasci l’Anpal

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Il professore venuto dal Mississippi, durante la convention di presentazione governativa del Reddito di cittadinanza, intervenendo dopo Lino Banfi e Davide Casaleggio, descrisse così la sua innovazione: “Il navigator aiuta a superare gli ostacoli”. E Mimmo Parisi, l’inventore dei navigator messo da Luigi Di Maio a capo dell’Anpal, di ostacoli deve superarne un bel po'. Innanzitutto la completa inadeguatezza della cosiddetta “fase 2”, quella che faceva dire all’allora ministro Di Maio del reddito di cittadinanza “non è un semplice sussidio, ma una rivoluzione del mondo del lavoro”. Per ora non si vede nulla di tutto ciò, a parte il semplice sussidio. Nelle settimane scorse Mimmo Parisi ha provato a diffondere dei dati che dimostrassero in maniera ingannevole e manipolatoria che il reddito di cittadinanza ha creato 40 mila nuovi posti di lavoro, ma in un modo talmente grossolano da apparire davvero offensivo per i contribuenti e ridicolo per un professore di Statistica come lui.

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Il professore venuto dal Mississippi, durante la convention di presentazione governativa del Reddito di cittadinanza, intervenendo dopo Lino Banfi e Davide Casaleggio, descrisse così la sua innovazione: “Il navigator aiuta a superare gli ostacoli”. E Mimmo Parisi, l’inventore dei navigator messo da Luigi Di Maio a capo dell’Anpal, di ostacoli deve superarne un bel po'. Innanzitutto la completa inadeguatezza della cosiddetta “fase 2”, quella che faceva dire all’allora ministro Di Maio del reddito di cittadinanza “non è un semplice sussidio, ma una rivoluzione del mondo del lavoro”. Per ora non si vede nulla di tutto ciò, a parte il semplice sussidio. Nelle settimane scorse Mimmo Parisi ha provato a diffondere dei dati che dimostrassero in maniera ingannevole e manipolatoria che il reddito di cittadinanza ha creato 40 mila nuovi posti di lavoro, ma in un modo talmente grossolano da apparire davvero offensivo per i contribuenti e ridicolo per un professore di Statistica come lui.

 

L’impatto dei navigator al momento è nullo o impercettibile. Inoltre non si vedono neppure la app e il software che avrebbero dovuto far “incrociare domanda e offerta di lavoro”, strumenti informatici che nei progetti iniziali l’Anpal di Parisi avrebbe dovuto acquistare dalla società americana di Parisi. Ora a questi problemi si aggiunge l’interrogazione parlamentare dei dem Chiara Gribaudo e Tommaso Nannicini, che hanno chiesto al ministro del Lavoro Nunzia Catalfo chiarimenti sulle spese eccessive del professore “italo-pugliese”, come lo apostrofò Di Maio: 71 mila euro di voli in business class per i suoi viaggi mensili in Mississippi, 50 mila di noleggio con conducente, 30 mila euro di affitto a Roma. Tutte spese non rendicontate e di gran lunga inferiori a quelle (rendicontate e pubblicate) del suo predecessore Maurizio Del Conte. A questo bisogna aggiungere che al momento non risulta che l’università del Mississippi gli abbia rinnovato l’aspettativa, rendendo così Parisi incompatibile e in conflitto d’interessi con la sua posizione al vertice di Anpal. Per molto meno, si pensi alla pretestuosa polemica contro Mario Nava alla Consob colpevole di aver ottenuto il distacco anziché l’aspettativa, il M5s ha chiesto le dimissioni di chiunque. A Mimmo Parisi, purché faccia propaganda per il Rdc grillino, è invece concesso ciò che nessuno si è permesso di fare. La chiamavano onestà, ma era solo ipocrisia.

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