Foto Imagoeconomica

Reddito di cittadinanza, comunque vada sarà un disastro

Il 6 marzo chi vuole potrà iniziare a chiedere il sussidio. Le regole fissate dal governo, il caos sui navigator e i pagamenti. Tutto quello che è meglio sapere su una misura assistenzialista

L'“abolizione della povertà” tante volte annunciata da Luigi Di Maio e dal premier Giuseppe Conte, ha una data precisa: mercoledì 6 marzo. Si tratta del giorno nella quale si può iniziare a richiedere il Reddito di cittadinanza, che è una misura temporanea e condizionata da diversi vincoli. Il governo del cambiamento si dice convinto che tutto ciò possa bastare. Sarà così?

  

Cos'è il Reddito di cittadinanza

Secondo il sito messo a punto dal governo, il Reddito di cittadinanza “aiuta a formarti e a trovare lavoro permettendoti così di integrare il reddito della tua famiglia. Inoltre ha l'obiettivo di migliorare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, aumentare l'occupazione e contrastare la povertà e le disuguaglianze”.

Al di là della propaganda si tratta di una quantità di denaro variabile a seconda della composizione del nucleo familiare e dal reddito già percepito che verrà accreditato mensilmente su una nuova carta prepagata, la cosiddetta “CartaRdc”. Il beneficiario dovrà sottoscrivere un accordo con il centro per l’impiego accettando di frequentare dei corsi di formazione, di partecipare a dei lavori socialmente utili e di accettare almeno una delle tre offerte di lavoro che gli verranno presentate; in caso di mancato rispetto di questi obblighi si perde il diritto al reddito di cittadinanza.

    

A quanto ammonta?

Il RdC è il risultato dalla somma di una componente ad integrazione del reddito familiare (quota A) e di un contributo per l’affitto o per il mutuo (quota B), entrambe calcolate dalla procedura Inps sulla base delle informazioni rilevate dall’Isee e presenti nel modello di domanda.

– la quota A, ossia l’integrazione al reddito, può arrivare fino ad un massimo di 6.000 euro annui in caso di Reddito di cittadinanza e viene calcolata tenendo conto del numero e della tipologia di componenti il nucleo;

– la quota B, in caso di locazione della casa di abitazione, non può essere superiore a 3.360 euro annui pari a 280 euro mensili. In caso di mutuo della casa di abitazione, la quota B è al massimo pari a 150 euro mensili. In ogni caso non si potrà percepire un importo complessivo inferiore a 480 euro annui.

 

Il RdC dura 18 mesi e può essere rinnovato per altri 18 mesi (previa sospensione dell’erogazione del beneficio di un mese prima del rinnovo). Se si incorre in cause che ne comportano la decadenza questo verrà però immediatamente sospeso.

  

Chi può beneficiare del Reddito di cittadinanza

Potrà richiedere il Rdc chi:

– è cittadino italiano o europeo o lungo soggiornante e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa;

– ha un Isee (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) aggiornato inferiore a 9.360 euro annui;

– possiede un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;

– ha un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità presenti nello stesso;

– ha un un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto.

A essere esclusi dal beneficio sono i nuclei familiari nei quali sono presenti persone che hanno presentato dimissioni volontarie negli ultimi 12 mesi dalla presentazione della domanda.

 

Chi rientra nei parametri sopra indicati potrà presentare la  Se si vuole iniziare a percepire il Rdc ad aprile la scadenza è fissata il 31 marzo. Sarà l'Inps a verificare i requisiti dei richiedenti ai quali verrà comunicata la data e la sede (ufficio postale) nel quale si potrà ritirare la Carta del Reddito di cittadinanza.

   

Può veramente funzionare?

In questi mesi, sul Foglio, abbiamo provato a spiegare perché la misura del Reddito di cittadinanza non è assolutamente quello di cui il paese avrebbe bisogno e, soprattutto, ne abbiamo analizzato i limiti e le contraddizioni. Solo oggi l'Istat ha spiegato che questa misura sarà semplicemente un intervento assistenzialista, mentre sono ancora molti i punti critici che vanno risolti. Eccone un breve elenco:

 

- NAVIGATOR Si tratta dei tutor che dovranno seguire i beneficiari del Rdc nella ricerca di un lavoro. Dovrebbero essere assunti, in maniera precaria e promessa di futura stabilizzazione, da Anpal Servizi (precari che aiutano disoccupati a trovare un'occupazione, vietato ridere). Posto che Anpal Servizi ha già al suo interno diversi precari per procedere alle assunzioni, serve un accordo con le Regioni. Intesa che ancora non c'è. 

  

 

- PAGAMENTI Chi sperava di poter ricevere i primi soldi del reddito ad aprile è meglio che si metta l'anima in pace. Le domande saranno raccolte online sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it, o presso tutti gli uffici postali o in alternativa dai Caf, fino al 31 marzo. I moduli, fino al 15 aprile, verranno trasferiti all'Inps che dovrà verificare i requisiti dei richiedenti entro dieci giorni. Dal 26, quindi, i cittadini sapranno se la loro domanda è stata accettata o rifiutata. Il pagamento non avverrà prima di maggio. 

 

- POSTE A RISCHIO CAOS “Siamo di fronte a un'operazione straordinaria – ha spiegato l'amministratore delegato di PostePay, Marco Siracusano, nel corso di un'audizione nelle commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera – Cercheremo di fare il massimo possibile ma non si può escludere a priori che ci possano essere delle disfunzioni. I dipendenti delle poste dovranno gestire un numero di persone non previste da un'attività ordinaria e, quindi, ci sarà un impegno straordinario”. I potenziali beneficiari della misura sono 5 milioni, negli uffici postali sono apparsi avvisi alla clientela che invitano a fare la domanda basandosi sull'ordine alfabetico. Si comincia quindi domani con la A e la B, si finisce il 13 marzo con S e Z. Ma ovviamente le domande verranno accettate in ogni momento. Ergo, aspettatevi l'inferno.

 

- STRANIERI Oltre ai dieci anni di residenza, gli stranieri che vogliono accedere alla misura devono fornire una certificazione sui requisiti di reddito e patrimoniali, oltre che sulla composizione del proprio nucleo famigliare, da parte dello stato di provenienza. Obbligo che non spetta a chi ha lo status di rifugiato. Secondo i sindacati si tratta di una discriminazione ulteriore. 

 

ECCO UNA SELEZIONE DEGLI ARTICOLI SCRITTI IN QUESTI MESI SUL REDDITO DI CITTADINANZA 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di più su questi argomenti: