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Regione Emilia Romagna-Federmanager, intesa per sistema produttivo

Adnkrons

Bologna, 9 set. (Labitalia) - Mettere a disposizione del sistema produttivo dell’Emilia-Romagna le competenze e le conoscenze qualificate dei manager di impresa, in particolare dei 'seniores', per favorire il passaggio di conoscenza ai più giovani e per rafforzare la competitività regionale. Questo è l’obiettivo che si sono dati Federmanager e la Regione Emilia-Romagna siglando un protocollo di intesa per promuovere iniziative volte a incentivare la competitività d'impresa e la valorizzazione del capitale umano.

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Bologna (Labitalia) - Mettere a disposizione del sistema produttivo dell’Emilia-Romagna le competenze e le conoscenze qualificate dei manager di impresa, in particolare dei 'seniores', per favorire il passaggio di conoscenza ai più giovani e per rafforzare la competitività regionale. Questo è l’obiettivo che si sono dati Federmanager e la Regione Emilia-Romagna siglando un protocollo di intesa per promuovere iniziative volte a incentivare la competitività d'impresa e la valorizzazione del capitale umano.

 

Il protocollo intende promuovere lo scambio virtuoso tra rappresentanza manageriale e amministrazioni pubbliche, in modo da rafforzare l’ecosistema regionale dell’innovazione: un progetto che si nutre dell’investimento nei sistemi relazionali diffusi, nelle competenze più innovative, nella circolazione della conoscenza e nella formazione, in linea con le linee programmatiche poste dalla Strategia regionale di specializzazione intelligente.

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Federmanager, che rappresenta 180mila manager del settore industriale, oltre 90mila solo in questa regione, mette a disposizione l’expertise dei propri associati, il suo network territoriale e i suoi 'testimonial', il know how dei manager seniores da trasferire alle nuove generazioni, servizi specifici per le start-up, percorsi formativi e informativi sulla gestione d’impresa, con particolare attenzione per le pmi.

 

"Questo protocollo -osserva Stefano Cuzzilla, presidente Federmanager-è un atto lungimirante: riconosce, infatti, che esiste un’interdipendenza tra lo sviluppo economico e lo sviluppo delle risorse umane su cui è assolutamente prioritario investire. I nostri manager -continua Cuzzilla- sono portatori di innovazione: in un contesto economico sempre più globale e sempre meno prevedibile, l’apporto dei nostri colleghi diventa cruciale per restare competitivi. Per vincere questa sfida dobbiamo quindi perseguire il necessario rinnovamento culturale e il ripensamento di modelli organizzativi e di business, privilegiando proprio la dimensione territoriale".

 

"Questa intesa offre un'opportunità agli attori coinvolti di confrontarsi e di pensare a percorsi condivisi, con l’obiettivo di contribuire al rafforzamento competitivo del sistema produttivo e alla valorizzazione delle competenze e dei saperi", spiega l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi. "In particolare -continua Bianchi- sarà possibile avere ulteriori contributi per la promozione della cultura manageriale sperimentando nuove metodologie per la continuità d'impresa".

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"La forza del nostro territorio sono sempre state le persone -ribadisce l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi- e su questo dobbiamo puntare per portare i territori ad interpretare bene se stessi nelle nuove geografie economico sociali. Il nostro sforzo è puntare su ricerca e innovazione perché il nostro ecosistema regionale sia all’altezza e giochi le sue carte sull’economia della conoscenza e dell’innovazione. Un passaggio importante che non può prescindere dalla formazione e valorizzazione del capitale umano".

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