Se le università ora mettono un bollino anche su Ernest Hemingway

Giulio Meotti

In Inghilterra studenti avvertiti che "Il vecchio e il mare" è tossico, mentre il busto di Virginia Woolf a Londra inserito nella lista nera

Il romanzo di Ernest Hemingway vincitore del Premio Pulitzer Il vecchio e il mare è censurato nelle università britanniche per evitare di turbare gli studenti universitari, rivela il Times. Anche Frankenstein di Mary Shelley è segnalato perché contiene “omicidi violenti e crudeltà” e agli studenti di Amleto e Romeo e Giulietta è stato detto che sono caratterizzati da “accoltellamenti, veleno e suicidio”. Nelle università inglesi ora anche i classici per bambini, che hanno affascinato milioni di giovani nel corso delle generazioni, sono censurati. Il Mail on Sunday rivela che libri come Tarzan e “Robinson Crusoe sono posti sotto attenzione all’Università di Leeds. Altrove, gli studenti sono messi in guardia su Jane Eyre di Charlotte Brontë e Oliver Twist di Charles Dickens. Il dipartimento di Letteratura dell’Università di Chester ha invece censurato Harry Potter. 

  
Virginia Woolf è stata appena inserita in una lista volta a rendere i monumenti di Londra più “inclusivi”, rivela il Telegraph. Il memoriale della scrittrice fuori dalla sua casa a Bloombsury è legato a “razzismo, schiavitù e imperialismo”. Woolf, l’autrice di Mrs Dalloway morta suicida nel 1941, è stata salutata come una pioniera del modernismo e del femminismo. Ma non disdegnava l’uso di parole come “negri” nei suoi diari o la descrizione della pelle di una persona di colore “nera come quella di una scimmia”. Woolf si vestì anche all’africana, colorandosi la faccia di nero, quando il Bloomsbury Group irrise una delegazione in Abissinia. Il memoriale di Virginia Woolf in Tavistock Square è ora sotto indagine, come le statue di Karl Marx e del Mahatma Gandhi, che avevano opinioni razziste, e quelle di Sigmund Freud e Tommaso Moro. Secondo gli accademici di Oxford anche Oscar Wilde era razzista, perché fece una visita al leader del Sud americano. Il Times Literary Supplement racconta che il padre della letteratura medievale, Geoffrey Chaucer, quello dei Racconti di Canterbury, sta scomparendo dalle università. L’Università di Warwick ha deciso che il “razzismo” di Kant verrà insegnato. Si vuole rimuovere il nome del razzista George Bernard Shaw, il grande drammaturgo, dalla Royal Academy of Dramatic Art. Il Times ha un reportage da brivido, in cui racconta che nelle scuole inglesi si sta censurando tutta la grande letteratura, come Uomini e topi di John Steinbeck. 

  
Le civiltà muoiono dall’esterno o dall’interno? Lo storico René Grousset scrisse che una civiltà si distrugge con le proprie mani. “Nessuna civiltà viene distrutta dall’esterno senza essersi innanzi tutto essa stessa deteriorata, nessun impero viene conquistato dall’esterno senza essersi precedentemente autodistrutto. E una società, una civiltà non si distruggono con le proprie mani che quando hanno cessato di capire la loro ragione d’essere, quando l’idea dominante intorno alla quale si erano dianzi organizzate ridiventa loro estranea”. 

  
Censurare Hemingway e considerare Woolf una razzista sono forse due segni di quella estraneazione.

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  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.