"Uno dei miei eroi è Philidor” dice a Beth Harmon l’amico scacchista Harry Beltik, nella quinta puntata della serie tv del momento, “La Regina degli scacchi”. I due stanno lavando i piatti, e lui, con l’intenzione di distogliere la ragazza-prodigio da un approccio al gioco totalizzante e ossessivo, le parla di quel “musicista francese che giocava a scacchi bendato” e al quale aveva scritto una lettera nientemeno che Diderot (“Sai chi è Diderot?”. Risposta interrogativa e titubante: “Rivoluzione francese?”.“Ci sei quasi”), preoccupato che quelle prestazioni potessero danneggiargli il cervello, raccomandandogli di smettere, perché “è da sciocchi correre il rischio di impazzire per fatua vanità”.
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