Recep Tayyip Erdogan (foto LaPresse)

Le assoluzioni del processo Olivetti e le elezioni anticipate in Turchia. Le notizie del giorno, in breve

Redazione

Tutto quello che è successo mercoledì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni 

In Italia

“La priorità per l’Italia è il risanamento dei conti”, ha scritto il Fondo monetario internazionale nel suo Fiscal monitor. È necessario – si legge nel rapporto – procedere con “il taglio della spesa primaria corrente, il sostegno alle fasce più deboli, l’aumento degli investimenti e la riduzione del carico fiscale sul lavoro”.

Secondo il Centro studi di Confindustria, “crescono i rischi per l’economia mondiale e rallenta la crescita del pil italiano nel primo trimestre del 2018”.

  


 

Tutti assolti al processo Olivetti per le morti da amianto in cui erano imputati, tra gli altri, i fratelli Carlo e Franco Debenedetti. Per i giudici di Appello “il fatto non sussiste”.

 


 

Via libera alla polizza Rc Auto portabile. Tra le novità introdotte dall’Ivass c’è la possibilità di trasferire la classe di merito della polizza anche tra partner di una coppia di fatto e non più solo tra coniugi.

 


 

Borsa di Milano. FtseMib +0,47 per cento. Differenziale Btp-Bund a 118 punti. L’euro chiude stabile a 1,23 sul dollaro.

 


 

Nel mondo

Due giorni di sessione plenaria a Cuba per il dopo Castro. All’Assemblea nazionale giurano i 605 parlamentari eletti e vengono nominati il presidente e i vicepresidenti del Consiglio di stato. Il nome del presidente, votato ieri, sarà reso noto oggi. Per la prima volta dal 1956 non sarà un membro della famiglia Castro.

  


 

Spari sugli ispettori dell’Opcw in Siria. All’arrivo a Duma, luogo dell’attacco chimico del 7 aprile su cui gli ispettori devono indagare, la delegazione è stata accolta da alcuni spari, ritardando ulteriormente la propria inchiesta.

 


  

L’ambasciatrice americana all’Onu Haley ha detto di non essersi “confusa” annunciando sanzioni contro Mosca.

 


 

Elezioni anticipate in Turchia. Si terranno il 29 giugno prossimo e non nel novembre del 2019. E’ necessario votare per liberare la Turchia “dalle malattie del vecchio sistema”, ha detto Erdogan, in carica dal 2002.

 


 

Il Canada vuole un accordo con Londra il giorno dopo l’avvio della Brexit, ha detto il premier canadese Trudeau.