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contro mastro ciliegia

Quel menagramo di Bill Gates

Maurizio Crippa

Altro che Elon Musk, se c'è un tycoon plurimiliardario che minaccia il nostro fututo, peggio di un Lavrov su Retequattro, è il fondatore di Microsoft. Dice che la minaccia di una nuova variante letale del Covid è poco probabile, (bontà sua), ma dobbiamo tutti dormire preoccupati

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Poi tutti (tutti chi?) dicono che la vera prossima minaccia per la democrazia planetaria – dato per già asfaltato Putin: l’ottimismo, come vedremo, è uno strano pendolo – si chiama Elon Musk. Che vuole comprarsi il Twitter per regalarlo Trump, ma anche se poi non lo comprasse è uguale: voleva darlo a Trump e quindi è come l’avesse fatto. Invece con gli altri tycoon del mondo digitale, dell’èra del web, tutto bene? Non è che suona un po’ più minaccioso un menagramo come Bill Gates?

Pontificando a media unificati come manco Lavrov su Retequattro, ha annunciato la pubblicazione del suo nuovo libro, “How To Prevent the Next Pandemic”, dove la parolina magica, che ve lo diciamo a fare, è “next”. In realtà pure lui ammette che “non è probabile”, ma siccome la strizza funziona sempre dice che anche se non è probabile, “c’è il 5 per cento di rischio che non abbiamo ancora visto il peggio”. Da noi i profeti dell’Apocalisse in prima serata li abbiamo rottamati tutti. Ci sono solo delle strane figure che sia aggirano persino nei parchi con ffp2 + chirurgica, ma la gente si dà di gomito e ride. Però, se lo dice “il fondatore di Microsoft”, se dice che bisogna creare una “Global Epidemic Response and Mobilization Initiative”, sotto la gestione dell’Oms, manco fosse la brigata Azov dei vaccini, lo prendono tutti sul serio. Ma è colpa di Musk, eh.

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