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contro mastro ciliegia

Zelensky e il critico tv dell'Anpi

Maurizio Crippa

Non ho guardato Servant of the people, soprattutto per paura che dallo schermo saltasse fuori qualche putiniano di La7. Ma che ci sia gente che odia così tanto gli ucraini da orgasmizzarsi perché la puntata è andata male, fa ribrezzo

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Avendo una soglia di resistenza alla noia piuttosto bassa, non guardo le serie tv (vabbé, ho appena visto in fila tre puntate di The Gilded Age, ma è debolezza da boomer, mi ricordava tanto Scorsese e dunque Antonio Monda). Comunque, mai mi sarei messo a guardare una serie di qualche anno fa prodotta in Ucraina, tanto più perché trasmessa da La7, dunque con alto rischio che, da un momento all’altro, irrompesse nello schermo qualche troll putiniano, un Formigli, un Orsini o persino Santoro. Alla larga. L’avranno temuto in tanti, quindi share basso: Servant of the People, la serie in cui Zelensky faceva l’attore, ha fatto il 3,4 per cento. Però, che in giro per i social, nei raggruppamenti di complessisti russofoni, si eccitasse una specie di orgasmo collettivo perché la puntata ha fatto poco e “l’avran visto solo i giornalisti con l’elmetto e la baionetta in canna” (come se non fosse una vecchia fiction, ma un documentario di oggi: si può essere più idioti?) lascia basiti. O meglio, lascia disgustati scoprire che ci sono putiniani che odiano così tanto gli ucraini, come tanti patriarchi Kirill, che sono contenti pure se va male la prima serata della loro tv di riferimento. Attendiamo fiduciosi il parere del critico televisivo dell’Anpi, quando avrà finito di visionare i morti ammazzati di Bucha.

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