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contro mastro ciliegia

No, su Bucha non ci sono "due propagande"

Maurizio Crippa

Fa solo schifo pensarlo, che si possano considerare sullo stesso piano i fatti, e i morti, e le balle di chi nega, o ha dei "dubbi". Ma ormai è passato il messaggio che ci siano sempre delle "legittime opinioni a confronto". Non è vero. Ma purtoppo non andrà via

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Prendete uno poco avvezzo ai social visuali o alle app che catturano montano o deformano immagini, uno tipo me. Mi farei ingannare anche da un seienne. Forse i russi sono in media peggio di me, e possono bersi la storia che i morti ammazzati di Bucha non fossero morti, vedete che si muovono?, come da propaganda di Putin. No: era solo l’effetto di una goccia di pioggia sul vetro, i morti sono morti.

 

Forse qui da noi i babbioni sono meno. Ma forse no: se possono essere intervistati, come esprimessero pareri accreditati, personaggi screditati che insinuano di set da cinema e comparse. Se l’Anpi arriva a dire che “condanna fermamente il massacro di Bucha”, ma “in attesa di una commissione d’inchiesta internazionale guidata dall’Onu e formata da rappresentanti di paesi neutrali, per appurare cosa davvero è avvenuto, perché è avvenuto, chi sono i responsabili”.

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Una vergogna, ma non casuale: ormai, non solo in tv ma persino nel discorso politico, è prevalsa la madre di tutte le menzogne: che ci siano sempre a confronto non fatti e balle, ma due diverse “propagande”. Per cui le immagini dei morti ammazzati valgono propaganda, uguale alla propaganda di Putin, di Freccero. Non è così, davvero non è così, fa schifo solo il pensiero. Ma non andrà via, come una goccia d’acqua sul vetro.

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