Robert Spaemann è morto all'età di 91 anni (Foto via Facebook)

È morto il filosofo cattolico Robert Spaemann

È stato uno dei più importanti studiosi della dottrina cristiana, amico e compagno di studio di Joseph Ratzinger. Tutte le interviste e gli articoli pubblicati dal Foglio su di lui

È morto all'età di 91 anni Robert Spaemann, uno dei più importanti filosofi cattolici contemporanei. Ha insegnato alle università di Heidelberg, Monaco e Stoccarda ed era amico e compagno di studio di Joseph Ratzinger. Era un difensore della fede cattolica, dell'etica cristiana e della messa tridentina. 

    

Il Foglio lo ha intervistato due volte. Qui Dal nazismo alla sociologia divorzista, il “moderno” non è un valore in sé. Sinodo, parla Spaemann e qui Come perle ai porci. “Una chiesa sulla difensiva è una chiesa finita”, dove il filosofo ha parlato con Giulio Meotti della crisi di legittimità della chiesa cattolica sulla questione degli abusi sessuali. 

   

Di seguito pubblichiamo alcuni dei suoi appelli, interventi pubblici e manifesti che il Foglio ha ripreso negli ultimi anni. 

        

Perché amiamo l'Europa. Un manifesto. Un estratto della “Dichiarazione di Parigi” scritta da Roger Scruton, Remi Brague, Robert Spaemann e Ryszard Legutko a difesa delle radici cristiane dell'Europa.

Manifesto per l'Europa liberale. Il commento di Giulio Meotti sulla "Dichiarazione di Pargi" (vedi sopra).

La requisitoria di Spaemann sul matrimonio fra chiesa e mondo. Il commento di Mattia Ferraresi sull'intervista di Spaemann al mensile americano First Things in cui parla della concezione mondana del matrimonio che si fa largo anche all’interno della chiesa. 

Spaemann ad alzo zero contro il Papa: “Porta la chiesa allo scisma”. Il commento di Matteo Matzuzzi sull'intervista di Spaemann alla Catholic news agency in cui il filosofo espone le sue posizioni critiche su "Amoris laetitia" di Papa Francesco.

Rifugiati, il filosofo Spaemann: “Non dobbiamo per forza convivere”. Il commento di Matteo Matzuzzi sull'intervista di Spaemann al Tagespost a proposito di immigrazione e integrazione delle comunità islamiche in Europa. 

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