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Obama chiede "più tasse ai ricchi per agevolare la classe media"

Redazione

Minaccia di "annientare lo Stato islamico", ma parla di diplomazia e opposizione moderata

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I dati che certificano il buono stato dell'economia americana, la ripresa che continua, i sondaggi che evidenziano un nuovo incremento di popolarità, con un tasso di gradimento tra gli elettori che torna sopra il 50 per cento dopo un lungo periodo. Forte di questi due fattore, Barack Obama sfida la maggioranza repubblicana nel discorso sullo stato dell'Unione:  "L’ombra della crisi è passata, stasera voltiamo pagina. Ora dobbiamo decidere che paese saremo nei prossimi decenni: uno dove pochi vivono spettacolarmente bene, oppure uno dove tutti coloro che si sforzano ricevono una giusta opportunità di riuscire". L'obiettivo del presidente americano è quello di spingere il partito avversario, che ora detiene la maggioranza parlamentare a votare il costoso programma di riforme volto a migliorare le condizioni di vita della classe media americana.

 

"In ogni momento di cambiamento di economia durante tutta la nostra storia, questo Paese ha fatto le scelte coraggiose per adattarsi alle nuove circostanze e assicurare che tutti ricevessero una giusta opportunità per farcela". Obama riassume brevemente la storia americana per lanciare il suo piano che ha come punto cardine la riduzione della diseguaglianza economica e lo fa promettendo più tasse ai ricchi per finanziare programmi destinati a rilanciare la classe media, come quello per l’istruzione universitaria pubblica di base gratuita e la revisione di alcune norme che riguardano la finanza.

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Un discorso coraggioso e a tratti arrogante, scrive il New York Times, che ha lasciato perplessi e scettici in molti, soprattutto a causa della dimenticanza di Obama di riflettere su quanto successo nelle elezioni dello scorso autunno e del cambio di direzione chiesto dall'elettorato americano, minacciando veti sulle proposte arrivate dalla maggioranza repubblicana. "Solo provocazioni e minacce di veto", ha tuonato il leader dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell. "Per questa amministrazione si e' trattato di un'occasione persa", gli ha fatto eco il senatore della Carolina del Nord Richard Buss, "non ci sarà mai una svolta se si comincia con minacce di veto, chiudendo ogni porta al compromesso".

 



A proposito della linea da seguire in politica estera Barack Obama ha ribadito la volontà di un ruolo attivo dell'America nella gestione del problema terrorismo,  promettendo di combattere l'estremismo islamico anche agendo "unilateralmente" e ha chiesto al Congresso di autorizzare l'uso della forza contro lo Stato islamico: "Continueremo a dare la caccia ai terroristi e a smantellare le loro reti: ci riserviamo il diritto di agire unilateralmente nel caso di minacce dirette contro di noi o i nostri alleati".

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"Annienteremo lo Stato islamico", ha promesso Obama, "e oggi chiedo al Congresso di mostrare al mondo che siamo uniti approvando una risoluzione per l'uso della forza contro l'Isis".

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[**Video_box_2**]Al di là delle promesse Obama ha però detto di credere "in una leadership americana intelligente" che si esercita al meglio "quando si combina la forza militare con la diplomazia, quando si fa leva sulla costruzione di una coalizione per aumentare il potere e quando non si consente alle paure di renderci ciechi rispetto alle opportunità che questo secolo offre. E' esattamente quello che stiamo facendo ora nel mondo - ha rivendicato - e che sta facendo la differenza". In Iraq e in Siria, ha osservato Obama, "la leadership americana, compresa la nostra forza militare, sta fermando l'avanzata dello Stato islamico e invece di farci trascinare in un'altra guerra sul terreno in Medio Oriente stiamo guidando un'ampia coalizione che include anche i Paesi arabi per indebolire e annientare i terroristi". "Stiamo anche sostenendo l'opposizione moderata in Siria e stiamo aiutando la gente laddove si sollevano ideologie corrotte e violenti estremismi", ha aggiunto il presidente americano rimarcando che "questi sforzi richiedono tempo e attenzione". "Ma avremo successo", ha assicurato.

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