recensioni foglianti
Il tempo dei lupi
Riccardo Rao
Utet, 256 pp., 18 euro
Non è un animale come gli altri, il lupo. Se stiamo alla realtà dei fatti, è un predatore relativamente pericoloso per gli animali domestici, raramente letale per gli esseri umani. Ma il lupo reale è sempre stato accompagnato dal suo doppio fantastico: “Le testimonianze letterarie ingigantiscono le morti causate dal lupo oppure conferiscono all’animale poteri magici.
Intrecciando storia biologica, culturale e sociale, Riccardo Rao, docente di Storia medievale a Bergamo, ripercorre la vicenda millenaria del lupo, cercando di chiarire i nessi che connettono e distinguono reale e immaginario. Scopriamo così che la grande paura del lupo non nasce, come penseremmo, nell’Alto medioevo, quando le foreste la facevano da padrone, perché in quell’ambiente la selvaggina abbondava e il nostro predatore aveva poco bisogno di avvicinarsi agli insediamenti umani. Piuttosto, quella fu l’epoca in cui, a partire dalle metafore evangeliche del gregge dei cristiani minacciato dai lupi, cominciò a prender corpo l’immagine del lupo come simbolo del male, che si sarebbe poi imposta in tempi successivi. Sono infatti i grandi disboscamenti iniziati alla fine del Medioevo e proseguiti per tutta l’età moderna che, togliendo ai lupi il loro habitat preferito, li hanno spinti a mettersi in caccia degli animali domestici, in primis le pecore transumanti, e a diventare un pericolo anche per gli umani. E’ perciò a quest’epoca che risalgono le immagini più terrificanti e anche deformate del lupo, dalle “bestie assassine” dalla spaventosa ferocia – inclusa una avvistata nel 1792 nei dintorni di Milano – agli inesistenti lupi mannari; ed è questa l’epoca della grande caccia al lupo che ha finito per portarlo vicino all’estinzione. Negli ultimi decenni però il trend si è invertito, e grazie alle politiche di ripopolamento il numero dei lupi in Europa si è moltiplicato. C’è da tornare ad aver paura? No, sostiene Rao: se non è messo in difficoltà, il lupo è il grande spazzino dei boschi, contribuisce a mantenere un equilibrio tra le specie che favorisce anche la vegetazione, e gli umani preferisce evitarli.
IL TEMPO DEI LUPI
Riccardo Rao
Utet, 256 pp., 18 euro