recensioni foglianti
Giuseppe Prezzolini. Una voce contro il pensiero unico
Luigi Iannone
Historica, 266 pp., 18 euro
Nel corso dell’udienza generale del 21 agosto 1974, il Pontefice Paolo VI ebbe a dire, tra l’altro: “Sapete che cosa è il pragmatismo? E’ il sistema filosofico circa l’arte del riuscire. E’ una concezione della vita, che ha avuto i suoi pensatori rinomati, anche nel campo religioso, e che in Italia ha avuto un suo grande esponente, e poi suo critico vincitore in Giovanni Papini, come tutti ricordano (…attendiamo sempre Giuseppe Prezzolini!)”.
Come scrive Iannone, egli fu un “battitore libero”, il campione degli “apoti”, di coloro, cioè, che non bevono le verità preconfezionate e non accettano di vivere da gregari, il prototipo di quello che oggi definiremmo un personaggio “politicamente scorretto” (la definizione è di Gennaro Malgieri, che ha firmato la Prefazione del libro). Non sorprende che un uomo siffatto, refrattario alle etichette e ai facili ottimismi, sia stato malvisto da fascisti e antifascisti, da reazionari e progressisti.
Il suo amaro realismo lo portò a diffidare di tutto e di tutti, ma dietro a questo atteggiamento non è difficile scorgere una vena dell’umanesimo fiorentino che egli interpretò con intelligente originalità. Anarchico e conservatore, aspro fustigatore dei costumi, Giuseppe Prezzolini fu davvero “una voce contro il pensiero unico”.
GIUSEPPE PREZZOLINI. UNA VOCE CONTRO IL PENSIERO UNICO
Luigi Iannone
Historica, 266 pp., 18 euro