recensioni foglianti
Curiosi
Mario Livio
Rizzoli, 324 pp., 19 euro
Che cosa distingue gli umani dagli altri animali che popolano il pianeta Terra? Semplice, risponde Mario Livio, astrofisico e molte altre cose ancora, tra le quali divulgatore scientifico di successo internazionale: la curiosità.
E’ la curiosità che ha messo in moto la dinamica evolutiva che ci ha portato a separarci dagli scimmioni. Sono state infatti l’attrazione per quello strano fenomeno che era il fuoco e poco a poco la capacità di utilizzarlo per cucinare che hanno permesso ai nostri antenati di economizzare sulla quantità di energia necessaria alla nutrizione e di metterne una parte a disposizione dello sviluppo neuronale “(in sostanza, gli esseri umani hanno scambiato intestino per cervello)”; l’aumento dei neuroni a sua volta ha alimentato nuova curiosità innescando il circolo virtuoso che ci ha portato ai confini dell’universo. E ci ha messo in grado di studiare scientificamente la curiosità stessa. Una buona parte del libro infatti è dedicata alle ricerche sul fenomeno. Quelle degli psicologi, che hanno osservato come la curiosità si distenda lungo due assi fondamentali: uno che va dalla curiosità percettiva – quella suscitata da fenomeni imprevisti – a quella epistemica, il desiderio di conoscenza vero e proprio; l’altro dalla curiosità specifica – la ricerca di un’informazione particolare – a quella diversiva, ovvero l’inquieta ricerca di stimoli sempre diversi.
E quelle dei neuroscienziati, che hanno a loro volta visto come la curiosità è associata all’attivazione dell’ippocampo e alla chimica della dopamina, secondo la duplice direzione del superamento di una sensazione negativa da deprivazione e dell’eccitazione piacevole da soddisfazione.
Ma più conoscenza non significa meno interesse, anzi: la comprensione non fa che aumentare lo stupore. Come dice in maniera esemplare Richard Feynman, astrofisico a sua volta, uno dei due studiosi – l’altro è Leonardo da Vinci – proposti da Livio come modelli dell’umana curiosità: “Anch’io mi commuovo a vedere le stelle nel deserto, ma vedo di meno o di più? Vedo un grande schema, di cui sono parte. Qual è lo schema, quale il suo significato, il perché? Saperne qualcosa non distrugge il mistero, perché la realtà è tanto più meravigliosa di quanto potesse immaginare nessun artista del passato!”.
CURIOSI
Mario Livio
Rizzoli, 324 pp., 19 euro