Recensioni foglianti
Cielo rosso al mattino
Paul Lynch
66thand2nd, 235 pp., 17 euro
"Non pensavo che in questo mondo ci fossero così tanti misteri”, mormora Coll Coyle guardando i baluginii che dal fondo dell’oceano Atlantico illuminano la notte in cui la nave che lo sta portando in America è immersa.
Lynch racconta la sua fuga descrivendo con parole sempre nuove il paesaggio che il protagonista attraversa, così che a emergere sono la natura, i cieli, le case degli uomini, gli orizzonti sterminati. E’ un paesaggio muto, un mondo a tratti disperato, quello che fa da sfondo alla vicenda di Coyle, il quale però riesce ancora a stupirsi per il mistero che da esso riverbera. Sulla nave grazie alla quale sfugge a Faller, Coyle ha rischiato di morire per un’infezione, viaggia in condizioni bestiali assieme a migliaia di altri disperati, ladri, assassini in fuga che cercano una nuova speranza negli Stati Uniti. La troveranno, così diversa da come l’avevano immaginata: turni massacranti di lavoro per costruire una ferrovia, con whiskey scadente e puttane come unici diversivi. Coyle tiene in tasca un nastro per capelli che sua figlia gli ha dato prima che lui fuggisse – la promessa del ritorno, la memoria che lo tiene vivo nel presente – e nell’abisso di umanità che vive quotidianamente diventa amico di Cutter, l’uomo che in Irlanda lo ha aiutato a salire sulla nave.
Quando Coyle comincia a pensare al ritorno, Faller arriva in America, e lo trova. Ricomincia la caccia senza pietà, durante la quale Faller compie azioni abominevoli. Perché, gli chiede il suo sgherro. Perché la vita è un peso che l’uomo non può sopportare, gli risponde il killer. “Ogni desiderio soddisfatto ne porta uno nuovo. Diventa una tortura, un desiderio illimitato e insaziabile”. L’uomo è un desiderio infinito, dice Faller, di cui non conosce l’origine. Lui toglie questo peso alle persone, uccidendole, e facendolo ha capito che tutti gli uomini sono atei: “Se davvero Dio offre la vita eterna, perché nessuno vuole andarle incontro?”, chiede luciferino a una famiglia che prega per non essere uccisa da lui. Cielo rosso al mattino è un romanzo sul cuore dell’uomo, sul desiderio che lo muove anche quando tutto sembra destinato a perdersi per sempre, insensato e triste. E’ una storia feroce sulla cattiveria dell’animo umano e sulla sua spietatezza, ma che in ogni pagina sussurra che a guardare bene questo mondo è pieno di mistero. E che anche la vicenda più dolorosa è destinata ad avere un finale luminoso.
CIELO ROSSO AL MATTINO
Paul Lynch
66thand2nd, 235 pp., 17 euro