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Terrazzo

Non è un’emoji per boomer. No alle liste della spesa senza parole

Giulio Silvano

Arrivano sempre nuove “faccine”. Sono iperspecifiche e risolvono il bisogno di inclusività e rappresentatività della società contemporanea. Ma non sarà ora di smettere del tutto? 

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Basta Emoji. Come tutte le cose dopo un po’ vengono prese dai boomer che le rovinano perché non sanno usarle ironicamente. “Ve la buco sta faccina che ride con le lacrime agli occhi”. Ma soprattutto basta così tante emoji, che diventa impossibile mettersi a cercarle e si fa prima a scrivere la parola. I simboli dovrebbero contenere un significato ampio, ma ormai da qualche anno si allunga la lista con disegnini iperspecifici di burritos, cani guida, fatine, cavallette, fenicotteri, falafel, ostriche, vampiri, bubble tea e dinosauri. Dal 2020 ne sono state aggiunte 477. Uno dei motivi, ma non l’unico, per cui sono aumentate esponenzialmente è l’inclusività e la rappresentatività di ogni possibile essere umano. “Ma come! Non c’è nemmeno un’emoji che rappresenti una famiglia formata da un’eskimese lesbica paraolimpica e un calabrese non-binario cattolico con un figlio albino intollerante al lattosio? Fatela subito o mi arrabbio”.

 

Nell’ultimo pacco sono arrivate la persona senza gender specifico e l’uomo gravido, oltre che le mani a cuore, il corallo, le strette di mano multirazziali (in totale venti) e la faccina sorridente che si scioglie (questa utilissima per l’estate che stiamo vivendo, in effetti). E così, anche nell’autunno del 2022, con la rentrée, arriveranno sui nostri iPhone nuovi geroglifici Ios per WhatsApp e compagnia. Una di queste è la coppia di maracas, che a meno di un uso ammiccante – “Shake your maracas” – può essere usato solo alla domanda: “Qual è lo strumento più inutile in una banda di mariachi?”. In molti da anni lottano a colpi di tweet per avere un cuore rosa. “C’è giallo, verde, blu, nero, addirittura arancione, perché manca quello rosa?”, si chiedono gli utenti sui blog. Finalmente potrebbero vederlo arrivare proprio a settembre, che sollievo per la comunità.

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Tra i probabili nuovi arrivi nella categoria zoo c’è anche la medusa, l’oca, il merlo e l’asino. L’utente Bart-zz su un forum fa una lista delle emoji necessarie che mancano ancora: “la feta, il parmigiano, i germogli, il sedano (sia gambo che rapa), il ravanello e gli integratori proteici in polvere”. Tra i frutti della terra in arrivo in autunno abbiamo i piselli, in un baccello, e la radice di zenzero. Ormai tra prodotti alimentari, frutta e verdura, bibite e piatti, si può mandare un’intera e dettagliata lista della spesa al proprio partner via WhatsApp senza usare nemmeno una lettera. E manca poco che i brand si infilino in questo segmento di product placement, e si troverà l’emoji dello Stracchino Invernizzi e del succo Tropicana o del barattolino di mais Bonduelle.

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