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Il Foglio sportivo

Non sono solo Fiamme d’oro 

Gli atleti della Polizia dopo 92 medaglie olimpiche, ripartono da un’alleanza

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Se non esistessero i corpi militari lo sport italiano sarebbe molto più povero. Aeronautica, Marina, Esercito, Carabinieri, Polizia, Polizia penitenziaria, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Corpo forestale sono la miniera d’oro dei nostri atleti. Garantiscono uno stipendio, una sicurezza economica che in certe discipline sarebbe impossibile 14esimo posto nel medagliere davanti a tanti nazioni importanti”, racconta Francesco Montini, il presidente delle Fiamme Oro che nella loro storia hanno portato 92 medaglie olimpiche e 31 paralimpiche (oltre a 190 titoli mondiali assoluti) all’Italia. Da Livio Berruti a Marcell Jacobs la storia è lunga e ricchissima con un’accelerazione impressionante negli ultimi anni quando in squadra sono potuti entrare anche gli atleti paralimpici. Scorri l’elenco dei medagliati che vestono la divisa cremisi delle Fiamme Oro e vedi nomi di ragazzi e ragazze che non passano inosservati. Dietro le stelle Jacobs, Tamberi e Paltrinieri ci sono Thomas Ceccon, Massimo Stano, Irma Testa, Bebe Vio, Sofia Raffaelli, Federico Pellegrino, Stefania Constantini la nostra signora del curling. Tutte facce da prima pagina. Facce che non lasciano il segno quando passano davanti a voi e e che sanno andare oltre i confini dei loro sport. Ci sono tanti atleti al grattacielo Allianz, nel cuore della CityLife milanese,  per celebrare una partnership che è destinata a lasciare il segno visto che unisce due eccellenze intenzionate a costruire qualcosa di importante insieme e non soltanto a vincere altre medaglie da Parigi 2024 a Los Angeles 2028 passando per Milano-Cortina. Allianz che è già partner assicurativo mondiale dei movimenti olimpico e paralimpico fino al 2028 ha deciso di mettere il suo nome sulle tute degli atleti delle Fiamme Oro e su quelli della loro sezione giovanile. Non bastava più mettere il proprio nome su un impianto come a Torino o al vecchio Palalido milanese oggi diventato un’astronave per lo sport (e non solo). Allianz voleva qualcosa di più per incidere anche tra i giovani, anche nelle zone disagiate dove le Fiamme Oro lavorano da sempre con grandi risultati. “Preparazione, impegno quotidiano, resilienza, eccellenza tecnica, competitività e correttezza sono valori che Allianz condivide e fa propri, ogni giorno – ha detto Giacomo Campora amministratore delegato di Allianz – è emozionante associare quella che è probabilmente la più grande società di assicurazioni al mondo agli atleti delle Fiamme Oro che tante soddisfazioni ci danno quando scendono in campo. Anche noi come le Fiamme Oro abbiamo una missione sociale e siamo sempre in competizione e contiamo di poter fare molto bene insieme anche lavorando sui giovani e sugli impianti”.

 

Francesco Montini, il presidente delle Fiamme Oro, sa di aver vinto un’altra medaglia con questa alleanza. “Siamo orgogliosi di aver dato all’Italia 92 medaglie olimpiche che sono 45 dal 2008 a oggi. Per noi la legalità è il primo obbiettivo e attraverso lo sport siamo convinti di poter insegnare valori, principi e disciplina come richiedono certi sport di combattimento. Facciamo molta attività tra i giovani e in zone disagiate perché anche questa è una nostra missione come ci raccontano gli esempi di Maddaloni e Picardi con le loro palestre. Lavoriamo con i ragazzi, con i campioni, ma anche per migliorare le strutture sportive”. 

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Antonio Fantin, un oro, tre argenti e un bronzo nel nuoto paralimpico a Tokyo è un po’ il ragazzo immagine di questa alleanza. Figlio di un agente Allianz, atleta delle Fiamme Oro è un testimonial perfetto. La sua storia, diventata anche un libro (“Punto. A capo”), racconta come è passato dalla malattia (una rarissima malformazione artero-venosa) all’oro olimpico: “È importante andare a capo e trovare una soluzione. Un problema ci permette sempre di crescere scegliendo. Bisogna avere la costanza di sapersi aspettare. A me dicevamo che non ero portato per il nuoto… Per noi atleti avere la garanzia di essere sicuri gareggiando per le Fiamme Oro è fondamentale. Ci rende orgogliosi, ma ci trasmette anche delle responsabilità”. Orgoglio, responsabilità, voglia di fare qualcosa insieme che lasci il segno. “Una cultura dello sport inclusiva passa anche ed in particolare dai settori giovanili, che il Gruppo pportivo Polizia di stato Fiamme oro sviluppa con grande sensibilità e attenzione – ha aggiunto Maurizio Devescovi direttore generale di Allianz –  Un approccio allo sport in cui ci riconosciamo pienamente, come già nelle nostre iniziative a supporto del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, dell’Italia team e del Comitato italiano paralimpico e che si rispecchia in tante altre iniziative per avviare i giovani al lavoro”.

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