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In svizzera

Filippo Ganna ha pedalato nell'Ora più lunga

L'italiano ha stabilito il nuovo Record dell'Ora e ha unito ciò che l'Uci aveva diviso: la Miglior prestazione umana sull'ora non esiste più

Giovanni Battistuzzi
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Per oltre un minuto e venti i dai forza daje su allez hop vai che dai divani erano saliti parecchio insistentemente e ritmicamente per sostenere e spingere Filippo Ganna, tramite chissà quale misterioso metacosmo, si acquietarono, si placarono, quasi fino a sparire, per sostituirsi in un oooohhhhhh, in un wooow, in qualche altro suono. C’era più bisogno di alcuna parola di incitamento. Filippo Ganna stava pedalando oltre il Record dell’Ora.

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Ci si aspettava questo. Nient’altro che questo. Sarebbe bastato anche solo un metro in più di quei 55,548 chilometri percorsi ad agosto Dan Bigham, pistard britannico e performance engineer – colui che ha il compito di ottimizzare le prestazioni aerodinamiche degli atleti – della Ineos. Sarebbe bastato, probabilmente non sarebbe stato sufficiente.

Avevamo tutti aspettative altissime. Filippo Ganna doveva stabilire il nuovo Record dell’Ora, l’ha fatto. Ma lo doveva fare bene, in modo limpido e abbondante. Si sarebbe mica salvato altrimenti dai vabbé, dai però, dagli sguardi e dai commenti acidi di chi conosce il ciclismo a tal punto che non si ricorda che non basta una bicicletta che è l’avanguardia della scienza ciclistica a fare il tempo, servono pure, e soprattutto, gambe e cervello.

   

    

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Filippo Ganna da anni vive in questa situazione, decisamente noiosa. Quella che se vince bene, se non vince è male, se non vince per un periodo un po’ più lungo è finito lui e il ciclismo italiano. Funziona più o meno così, spesso in modo inconscio. È andata così anche agli ultimi Mondiali, prova a cronometro. Ganna ha fatto meno bene del solito, sono iniziati i processi. Sottolineare il fatto che con un Record dell’Ora alle porte, la preparazione fosse indirizzata a Grenchen e non a Wollongong, ha fatto solo agitare più gli appassionati, che si può mica preferire il Record dell’Ora ai Mondiali. Si può, non è sbagliato, forse si deve.

   

     

Filippo Ganna per circa un minuto e venti ha pedalato oltre il Record dell’Ora di Dan Bigham. Gli ultimi venti secondi circa li ha pedalati oltre ogni record mai stato stabilito in un’ora su di un velodromo. In quegli ultimi venti secondi della sua ora in pista Filippo Ganna ha riunito infatti ciò che l’Uci aveva diviso, ha reso di nuovo il Record dell’Ora un’unità, ha accantonato dall’attualità la Miglior prestazione umana sull'ora, l’incredibile 6 settembre 1996 di Chris Boardman, i suoi 56,375 chilometri.

Avevamo tutti aspettative altissime, Filippo Ganna è andato oltre: 56,792 chilometri in un’ora, 56,792 all’ora. 56,792 che sono un nuovo 51.151, la cifra perfetta segnata da Francesco Moser e resa bollicina.

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