Dybala e Bremer, due dei protagonisti di questo calciomercato (foto LaPresse)

Un viaggio tra i luoghi comuni del calciomercato

Furio Zara

Tutte le frasi (fatte) per capire le trattative. Istruzioni semiserie per indovinare come andrà a finire

Una qualsiasi giornata di calciomercato, una trattativa come tante, un calciatore per comodità chiamato Ciccio.

 

È fatta. Ciccio firma per Y. Siamo ai dettagli. La trattativa slitta. Se ne riparlerà. C’è l’accordo col giocatore. Manca quello col club. Le parti sono vicine, vicinissime. Si sono tutti seduti attorno a un tavolo. È fatta. Oggi è il giorno. Manca solo l’ufficialità. Salta tutto. Anche il tavolo. È questione di ore, forse di giorni, ma non è escluso che l’affare si chiuda nelle prossime settimane. Avvistato l’agente di Ciccio in sede, quando ha incontrato i cronisti ha detto: “Mai dire mai”. Ciccio ha espresso il suo gradimento, sta bene dov’è, ma non esclude nulla, perché tutto è possibile. Mancano solo le firme. Fumata bianca, anzi grigia, no, fumata nera. Ciccio sta per passare alla squadra Y, ma l’inserimento di Z potrebbe far saltare i piani, mentre K se ne sta alla finestra. È fatta. La fidanzata di Ciccio ha posato in bikini davanti a un cantiere e ha messo un cuoricino sul profilo del club Y. Social impazziti. È un segnale? È un segnale. C’è stato un sondaggio, c’è stato un abboccamento, c’è stato un primo sì, che però non esclude il no. Questo è quanto filtra dall’entourage del giocatore. 

 

Il padre di Ciccio ha annuito quando un cronista ha chiesto se è vero che suo figlio andrà alla squadra Z, ma non ha detto no quando gli è stato chiesto se è vero che resterà alla squadra Y. L’agente di Ciccio sta valutando tutte le ipotesi. Gli scenari sono tutti aperti. È stato un pour parler, è stata una chiacchierata tra amici. È fatta. Un amico ha confidato che Ciccio ha comprato un attico nella zona residenziale della città dove gioca il club W. Non è una trattativa vera e propria, ma una suggestione.

 

Ciccio dice che ha sempre sognato di giocare la Champions, per via della musichetta; ma aggiunge anche che non gli dispiacerebbe giocare in una squadra che abbia un progetto, anche senza la musichetta. La fidanzata di Ciccio – mentre si struscia sulla pelle una bistecca al reparto insaccati del supermarket – recita una poesia di Neruda. Social impazziti. È un segnale? È un segnale. Gallery con la fidanzata di Ciccio che posa tra i formaggi da banco e le offerte per i prodotti per la casa. Il nodo è l’ingaggio. Ciccio chiede un bonus, il presidente fa saltare il tavolo. Ma non era già saltato? Siamo al braccio di ferro. Summit in società. Colpo di scena. Blitz dell’agente di Ciccio. Accelerata. Brusca frenata. Clamoroso. La Borsa ha dato l’ok per l’ingaggio di Ciccio. Il club Z è bloccato dal fair play finanziario, il club Y ha un tesoretto. La pista è calda. La pista è fredda. La pista è gelata, l’estate è finita, buonanotte questa notte è per te.

 

La trattativa si infiamma, la trattativa decolla. Slitta tutto. L’agente di Ciccio rivela, oppure anticipa, quasi sempre nega. Su Ciccio irrompe il top-club perché il top-coach vuole un top-player. Il club Y è in vantaggio sul club Z che è in vantaggio sul club W. La telefonata che fa sognare, il post che fa sognare. Ciccio si presenta al nuovo club: “Mi sento a casa, la mia è una scelta di cuore, essere qui è un sogno”. Il presidente lo accoglie: “Con Ciccio siamo più forti, punteremo a fare meglio dell’anno scorso”. L’agente annuncia: “Ciccio è contento, ma l’anno prossimo chissà… Mai dire mai”. La fidanzata posta sui social una carbonara e svela: “Ciccio punta alla doppia cifra”, poi aggiunge “Meglio il guanciale della pancetta”. Social impazziti.

 

F è il nome nuovo per la difesa, R è un’idea, Q è un intrigo. Il club Z in pressing su F, ma non molla R e alla fine potrebbe andare su Q. F piace anche al club W, ma conferma il suo amore per Y, anche se non nasconde che il suo sogno è stato sempre quello di giocare per Z. Frenata. Cifre da urlo. Rinnova, anzi no. Colpo di scena: Ciccio rompe con il club Z. Casting per l’attacco. Segnale dalla Liga, nuovo scenario. Passi in avanti, passi indietro. Tutte le cifre, tutti i dettagli. Ciccio è a un passo dalla rottura. Il presidente ha fissato il prezzo. Ciccio costa 70 milioni, Z gliene offre 40. Le parti sono vicine. L’agente: “Ciccio vale più delle cifre che circolano”. Ciccio agita il mercato. La Premier è in agguato, sirene dalla Bundesliga, la Ligue 1 attende. La fidanzata di Ciccio si sbuccia un ginocchio sul Blu Tornado di Gardaland e ruzzolando urla qualcosa che somiglia a “ARGHRWPFGHJ”. Social impazziti. È un segnale? È un segnale. 

 

L’esperto spiega che Ciccio è perfetto per il 4-2-3-1, ma può giocare anche nel 3-5-2 e sa adattarsi al 4-3-3. Ciccio annuncia: “Sono qui per vincere”. Rebus rinnovo. Mancata intesa. Accordo di massima. Rumors: Ciccio potrebbe restare dov’è. Rumors: Ciccio potrebbe partire. Rumors: potrebbe succedere qualsiasi cosa. Mai dire mai. Il presidente: “Ciccio parte solo se arriva un’offerta irrinunciabile”. L’entourage conferma, l’entourage nega, l’entourage dice che tutto è possibile. È difficile ma non è impossibile, parliamo di un giocatore che “può cambiare il volto di una squadra”. Z si ferma a 30 milioni più bonus, Ciccio lima le pretese e scende a 60. Le parti sono vicine. Questione di ore. L’agente pretende almeno 50 milioni per poter formalizzare l’accordo. Proteste del Codacons. Ciccio a un bivio. Il club Z piomba su Ciccio, il club W si sfila, il club Y resta in attesa. Risoluzione del contratto, clausola sul contratto. L’offerta è adeguata, l’offerta è fuori mercato. L’agente di Ciccio conferma che ha smentito. Mai dire mai. Fino alla chiusura del calciomercato può succedere di tutto. È fatta. Questione di ore. Slitta tutto. Se ne riparla domani.

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