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Alla fine giocano tutti

Galles battuto. L'Italia è matura e vuole diventare grande

Mancini cambia i titolari e vince lo stesso: 1-0 di Pessina. Adesso gli ottavi

Piero Vietti

L’Italia 2 è affidabile, resiste l’imbattibilità degli Azzurri di Mancini, i titolari riposano e sono pronti alle prossime battaglie, il Galles va agli ottavi, la Svizzera molto probabilmente sarà una delle migliori terze e passerà il turno, la Turchia torna a casa con zero punti.

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Alla fine tutti contenti: l’Italia 2 è affidabile, resiste l’imbattibilità degli Azzurri di Mancini, i titolari riposano e sono pronti alle prossime battaglie, il Galles va agli ottavi, la Svizzera molto probabilmente sarà una delle migliori terze e passerà il turno, la Turchia torna a casa con zero punti. L’Italia cambia molti giocatori rispetto alle prime due partite: tra gli altri in campo Bastoni, Verratti, Emerson, Chiesa, Belotti e il Grande Mistero Bernardeschi. Vinciamo 1-0 grazie al gol di un altro esordiente che nemmeno avrebbe dovuto esserci, Pessina. Il giocatore dell’Atalanta segna nel primo tempo grazie a uno schema su punizione. Fino a quel momento la formazione inedita aveva sprecato un po’ con lanci imprecisi e qualche tentativo di mettersi in mostra dei giocatori che sanno di avere possibilità di mettere in difficoltà Mancini, Chiesa su tutti.

Il Galles ha giocatori da Serie B ruspante, noi rispondiamo con Bernardeschi forse per non fare sentire troppo la differenza di qualità. I nostri avversari sono compatti, pressano, a loro va bene anche perdere, purché la Svizzera non ne faccia troppi alla Turchia. Belotti come sempre lotta, corre, sbaglia per troppa generosità o per pochi centimetri, ma non segna, anche se lo meriterebbe. Ramsey gioca bene, a un certo punto Donnarumma dorme, Bonucci lo insulta e sul calcio d’angolo quasi prendiamo gol. Tanti sperano in una rete di Belotti per fare la gag sul Gallo e il Galles, ma non verranno accontentati. Chiesa è il più pericoloso, nel Galles ci accorgiamo che gioca Bale solo quando viene colpito da un lancio di Bonucci.

Insomma anche l’Italia 2 gioca bene: inserimenti, possesso palla, occasioni, intelligenza tattica. Emerson non corre come Spinazzola ma fa il suo, a inizio secondo tempo entra Acerbi al posto di Bonucci, da lì in poi saranno sostituzioni-premio in successione, fino al mai visto cambio di portiere a due minuti dalla fine: dentro Sirigu al posto di Donnarumma, il gruppo è la cosa che conta di più, il segnale è alla squadra e a noi tutti che guardiamo. Verratti gioca da capitano, da un altro schema su punizione Bernardeschi colpisce il palo, Ramsey si ricorda di essere anche quello che gioca nella Juve e si mangia un gol incredibile. Chiesa corre indemoniato, Belotti prova il gol della vita e colpisce qualcuno in curva. Al 55’ il Galles resta in dieci, a quel punto rallentiamo, a Roma fa caldo e c’è afa, gestiamo la partita e le energie, siamo maturi.

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L’asse Chiesa-Belotti funziona, e questa è un’ottima notizia, il Gallo ha un’occasione ma Ward para di ginocchio. Bale tocca il primo pallone al 68’, prova un lancio e la mette in fallo laterale. Parte la ola distanziata sugli spalti, fanno il loro esordio anche Raspadori e Castrovilli. L’unico sussulto gallese è un tiro in cielo di Bale al 75’. Il finale è accademia, qualche tiro azzurro respinto, sorrisi, abbracci, applausi. E un messaggio sempre più chiaro alle altre squadre: l’Italia c’è, e fa sul serio.

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