Editoriali
Il calcio tra bolla e streaming
Lo sbarco di Amazon in Champions è un’altra cosa che ricorderemo del 2020
Nel giorno in cui il Giudice sportivo sentenzia il 3-0 a tavolino per la famosa partita non giocata Juventus-Napoli, creando una giurisprudenza che metterà ancor più nei guai il proseguimento del calcio pandemico; nel giorno in cui Cristiano Ronaldo positivo, ma sta bene, rientra a Torino con un volo privato dribblando anche i protocolli, che si sa sono sempre soggetti a interpretazione; nel giorno in cui il ct della Nazionale Roberto Mancini spiega che la “bolla” per un intero campionato non è possibile, il calcio sembra sempre più uno spettacolo virtuale. E la notizia che con ogni probabilità Amazon Prime, il servizio streaming del gigante americano, si aggiudicherà uno dei pacchetti messi all’asta dalla Uefa per trasmettere le partite di Champions League nel prossimo triennio – Prime Video dovrebbe trasmettere la migliore gara del mercoledì sera, per un totale di 17 – conferma, col passaggio del “calcio che conta” dalla televisione a una piattaforma digitale, che comunque vada, pure nel calcio, nulla sarà più come prima.
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