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il talento che brilla

C’è un po’ di Calhanoglu in ognuno di noi

Emanuele Corazzi

Libero dal giudizio (del pubblico) ha espresso la miglior versione di se’. E in futuro, cosa sarà? A partire dalla partita di Europa League con il Rio Ave di stasera

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Non avremo mai la controprova. Ma esiste senza blasfemia un AC e DC, avanti Corona e dopo Corona, per alcune squadre e calciatori. Prendete Calhanoglu, il pallone d’oro di questo cambiamento.  AC, pre lockdown, nella sola stagione 2019-2020: 25 partite, 5 gol e 1 assist. DC: 17 partite, 9 gol e 10 assist.  I numeri sono un evidenziatore giallo su qualcosa di lampante anche con il solo campo sensoriale: Calha è cambiato.  Brilla, ha fiducia, osa

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Non avremo mai la controprova. Ma esiste senza blasfemia un AC e DC, avanti Corona e dopo Corona, per alcune squadre e calciatori. Prendete Calhanoglu, il pallone d’oro di questo cambiamento.  AC, pre lockdown, nella sola stagione 2019-2020: 25 partite, 5 gol e 1 assist. DC: 17 partite, 9 gol e 10 assist.  I numeri sono un evidenziatore giallo su qualcosa di lampante anche con il solo campo sensoriale: Calha è cambiato.  Brilla, ha fiducia, osa

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Lo Stato Sociale canta: “sei come me, più sei leggera e meno sei superficiale”.  La leggerezza mentale gli ha portato armonia ed efficacia: cerca il passaggio difficile, il tiro da fuori, è soave nella corsa. 
Ha acquisito coraggio giocata dopo giocata. È turco ma sembra un latino: ha bisogno di sentirsi felice per rendere. In fondo, provate a pensarci: quando state bene, come vi sentite in mezzo alle persone? Non vi sentite l’attore figo a cui riescono tutte le battute con modi e tempi giusti? Succede a tutti, ma ancor di più all’artista, sensibile, irregolare, figlio di percorsi non lineari e mosso a tratti da senso di inadeguatezza.  L’impressione è che Calhanoglu, senza il giudizio costante del pubblico, abbia stappato la versione più bella di se’. Quella che c’era ma era spesso frenata.  È luce, ora.

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Poi certo: tutto il contesto Milan è cresciuto in blocco ma lui da vagone si e’ trasformato in locomotiva. Come tutte le cose nuove, questo periodo ha portato con se’ il fascino delle scoperte, dell’esplorazione. Cos’è stato lo sport senza tifosi?  Certi calciatori si sono liberati, si vedono più gol belli e più azzardi. È un po’ come essere in allenamento per certi versi, provi di più.  Del resto, cos’e’ successo a tutti noi allentando le interazioni sociali? Siam stati più a contatto con noi e si son create zone di comfort all’interno delle quali sperimentarci. Cosa succederà quando tornerà il pubblico? 

 

Questa è la prossima sfida affascinante. Capire cosa rimarrà attaccato per sempre e cosa si allenterà.  Perché la consapevolezza è cambiata ma l’interazione aggiunge un fattore inevitabile alla formula. C’e’ chi per carattere e’ pur sempre un treno e chi diventa vagone o locomotiva in base a come sintonizzi la sua stazione. Noi, Calha, ci siamo goduti tutta la tua musica e tutta la tua bellezza. E ti capiamo perché c’è un po’ di Calhanoglu in ognuno di noi.

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