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Il paradosso di Higuaín, vecchio a 32 anni

Un grande bomber svogliato che voleva restare alla Juve ma andrà a giocare a soccer in Mls

Jack O'Malley

Un grande bomber svogliato che voleva restare alla Juve ma andrà a giocare a soccer in Mls    

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Ha retto poco il bluff che Nicolas Higuaín, fratello e agente di Gonzalo, ha provato a giocare nella partita con la Juventus. Ci era riuscito lo scorso anno, quando il Pipita aveva ingannato tutti con un mese a mille, gol decisivi nelle prime giornate e una forma quasi smagliante. I più pigri tra noi si erano subito sbilanciati con la sagra del già visto e dello scontato: con Maurizio Sarri in panchina Higuaín tornerà a essere decisivo e motivato come ai tempi del Napoli. Non a caso la Juventus aveva provato a liberarsene, ma senza successo. Ha passato il resto della stagione in pantofole, ma non se ne sarebbe andato nemmeno quest’estate. Quei sei mesi al Milan lo avevano incupito più di un sondaggio sulle regionali in Toscana arrivato nella sede del Pd, il finale di stagione al Chelsea era stata una pecetta che aveva retto per un po’. “Se qualcuno fa 15 gol in una stagione è un fenomeno, se li fa mio fratello è una merda”, ha detto l’elegante Nicolas cercando di spiegare  il suo disappunto per l’esclusione di Gonzalo dai piani della Juve di Pirlo. 

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Ha retto poco il bluff che Nicolas Higuaín, fratello e agente di Gonzalo, ha provato a giocare nella partita con la Juventus. Ci era riuscito lo scorso anno, quando il Pipita aveva ingannato tutti con un mese a mille, gol decisivi nelle prime giornate e una forma quasi smagliante. I più pigri tra noi si erano subito sbilanciati con la sagra del già visto e dello scontato: con Maurizio Sarri in panchina Higuaín tornerà a essere decisivo e motivato come ai tempi del Napoli. Non a caso la Juventus aveva provato a liberarsene, ma senza successo. Ha passato il resto della stagione in pantofole, ma non se ne sarebbe andato nemmeno quest’estate. Quei sei mesi al Milan lo avevano incupito più di un sondaggio sulle regionali in Toscana arrivato nella sede del Pd, il finale di stagione al Chelsea era stata una pecetta che aveva retto per un po’. “Se qualcuno fa 15 gol in una stagione è un fenomeno, se li fa mio fratello è una merda”, ha detto l’elegante Nicolas cercando di spiegare  il suo disappunto per l’esclusione di Gonzalo dai piani della Juve di Pirlo. 

Il fatto è che ci sono attaccanti che a un certo punto non ne hanno più. La testa, si dice sempre in questi casi. E forse nel caso del Pipita è vero, da qualche anno non ha più serenità né – sembra – tenuta mentale. Può oggi un giocatore essere vecchio e da buttare a soli 32 anni? Quello di Higuaín è un paradosso strano, l’argentino è stato per un certo periodo uno degli attaccanti più forti al mondo, come tutti i suoi connazionali – anche i migliori piangina col 10 sulle spalle – non è riuscito a essere decisivo in Nazionale, anzi semmai è stato nocivo. Ora si ritrova stanco e con  destinazione Miami, dove il calcio si chiama soccer e ci sono squadre con nomi fake come quella in cui dovrebbe andare Higuaín, l’Inter (che dolore sapere che è la squadra del mio ex capitano David Beckham). Proprio adesso che la Serie A è diventata la nuova MLS, con giocatori in declino che vanno in Italia per godersi il clima, il cibo e la lentezza delle marcature, il Pipita fa quello che prima di lui tanti europei hanno fatto, va a giocare in un campionato talmente finto da risultare meno credibile di quello femminile. In Premier League è stato una meteora stanca, forse ha pagato più del dovuto il luogo comune sul suo essere sovrappeso, per un po’ ha provato a spiegarci che non era vero, poi se ne è fregato. Non ne sentiremo la mancanza, purtroppo, né verrà ricordato nella storia del calcio statunitense. Se ne va triste come chi vorrebbe essere a una grigliata ma è da un’altra parte. Come non capirlo: chi vorrebbe lasciare questa Juve oggi? Adesso che pare arrivi Suarez in bianconero, difficilissimo esame di italiano permettendo, avrebbe trovato più facilmente posto al mio pub il venerdì sera che in campo. Curioso che tra dieci-vent’anni ci si ricorderà di lui per il record di gol segnati con il Napoli, senza vincere niente, più che del suo essere stato un attaccante della Juve e del Real Madrid. Vedrete.

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