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Noi, Bauscia tristi nell’anno del Maiale bastonato

Maurizio Crippa

Nel giorno del Capodanno cinese, l'Inter ha disputato la partita più triste dell’anno

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Gli indovini cinesi dovranno farci l’abitudine. E con loro anche le miriadi di Fratelli Bauscia del Celeste Impero (ma almeno loro, domenica, hanno potuto distrarsi da quella tragedia di partita leggendo i led a bordo campo, sui quali scorrevano i messaggi di auguri inviati attraverso Weibo). Dovranno abituarsi, sì, gli indovini cinesi. Inizia l’anno del Maiale, è il segno zodiacale di vittorie e ottimismo, ma NOI siamo l’Inter. L’hanno comprata loro, i nostri cari padroni di Suning, e Steven Zhang, figlio ed erede, ormai abita tra noi.

 

Per festeggiare i nuovi padroni e i nuovi fratelli, domenica per la prima volta una squadra italiana (cioè noi) è scesa in campo con i nomi dei calciatori sulle maglie traslitterati in ideogrammi cinesi. E più prosternati di così, e più segno di affetto e di auguri di felicità di così. Ma NOI, noi siamo l’Inter. E non c’è anno del Maiale che tenga, o polvere di stelle.

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Nell’anno del Maiale, nel giorno del Capodanno cinese, la Beneamata ha disputato la partita più triste dell’anno, o del mondo, ma di un triste che veniva voglia di leggere gli auguri cinesi sui led, anche a non sapere il cinese. E l’ha persa. Col Bologna. Cazzo. E nel gelo di San Siro c’era solo una cosa più triste: pensare a quanto soffrivano, laggiù a Nanchino. O quanto fossero perplessi, i nostri amatissimi Mandarini Proprietari: ma come, non è il nostro anno fortunato? Sì, ma c’è una sola cosa che può smentire pure l’oroscopo cinese: la pazzia dell’Inter. Dovranno farci l’abitudine: ogni anno a questo punto della stagione, più o meno al Capodanno cinese, i ragazzi hanno bisogno di uno psicoanalista, altro che dei fuochi artificiali. Ma come sarà l’ideogramma che significa “Bauscia triste”, che ci facciamo il led?

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