L’ennesima inchiesta sui soldi del Milan e lo psicodramma dell’Inter
Le verità scomode di Mourinho su quella grandiosa buffonata che è il Var
Ma la verità più scomoda Mourinho non l’ha detta su Pogba, bensì su quella grandiosa buffonata che è il Var. Lo ha fatto dopo avere vinto 2-0 contro l’Huddersfield, quindi fuori dal suo brodo di coltura preferito, quello della polemica dopo una sconfitta (secondo lui a prescindere quasi sempre ingiusta). Allo United è stato annullato un gol regolare per fuorigioco: l’immagine utilizzata dagli addetti alla Var review, e circolata sui media, evidenzia che i due arbitri supplementari devono avere un ottimo fornitore di brandy. Per tirare una riga così storta su un fermo immagine bisogna essere molto ubriachi. Se la tecnologia è questa, comprese le interpretazioni totalmente soggettive degli arbitri su cosa rivedere e cosa no, e gli allucinanti due minuti di tempo che dopo ogni gol devono passare per capire se si è esultato per niente oppure no, meglio i vecchi arbitri venduti che non avevano bisogno della tecnologia per coprire le loro miserie.
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Miserie dalle quali vedo che le due milanesi non riescono più a uscire da anni. Se non sono sportive (come l’Inter che ormai come una serie tv ripetitiva ogni anno illude fino a dicembre e poi crolla) sono societarie: leggo da settimane sui giornali italiani grandi inchieste sul fatto che il Milan sarebbe stato venduto da Berlusconi a una manica di truffatori (ieri il Corriere diceva che le azioni della società del nuovo proprietario andranno all’asta per ripagare le banche). Non so nulla di finanza e non sopporto i cinesi. Vedo però che in Italia c’è la campagna elettorale, e che il Milan ha ricominciato a vincere. Più sfigati di così, solo i cugini nerazzurri dell’Inter.