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Pibernik sbaglia arrivo, Gaviria no. A Messina il bis del colombiano al Giro

Il velocista della Quick Step raddoppia la vittoria di Cagliari davanti a Mareczko e Bennett. Ma l'eroe di giornata è lo scudiero sloveno di Nibali che non si accorge che manca un giro all'arrivo ed esulta a braccia alzate

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Quando il Giro d’Italia fece tappa per la prima volta a Messina, Luigi Marchisio ci arrivò con un occhio bendato alla meno peggio. Un sasso gli aveva ferito la cornea sinistra, riportano i referti medici di allora, nonostante la narrazione popolare vuole che a colpirlo fosse stato un lapillo caduto dall’Etna. Era quella l’edizione dell’offerta irrinunciabile a Binda: ti paghiamo il premio del vincitore più quello di sette tappe se non corri. Il Trombettiere, che aveva dominato in modo imbarazzante negli anni precedenti accettò e quel Giro fu una lotta tra il piemontese bendato, che vinse, il sempre battuto Luigi Giacobbe e il campione del mondo dei dilettanti del 1928 Allegro Grandi.

 

Oggi niente lapilli o sassi, niente occhi bendati ed esclusi previo pagamento. Messina è questa volta sprint e beffa. Quello di Fernando Gaviria, vincente, quella di Luka Pibernik, giovane gregario di Vincenzo Nibali, che prova a imitare Lukas Pöstlberger, il primo vincitore in questa edizione della corsa rosa, allunga che mancano millecinquecento metri all'arrivo, combatte e resiste, passa il traguardo a braccia alzate convinto di avere fatto l'impresa, non accorgendosi però che manca un giro del circuito cittadino finale e la sua faticaccia è stata vana e passabile di scherno. Peccato, perché l'azione era da duriamorire e avrebbe meritato qualcosa di più dei commenti ironici che sono arrivati in diretta e circoleranno sul web.

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E così il finale, quello vero, quello che vale il successo è questione di altre facce e altri nomi, che è il solito almeno per il vincitore, che sono nuovi almeno sul podio di giornata: Jakub Mareczko e Sam Bennett.

 

A Messina la Sicilia saluta il Giro che ora inizierà la risalita della penisola per cercare colline e montagne in modo da smuovere una classifica che ancora non ha detto nulla.

  

Arrivo: 1. Fernando Gaviria

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classifica generale: 1. Bob Jungels

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Giro d’Italia fisso – La rubrica di Maurizio Milani


 

Dopo la prima Maglia Rosa di un corridore austriaco al Giro d’Italia, Vienna ha chiesto, e dispiace dirlo ma giustamente, l’annessione della Sardegna. La notizia è stata tenuta nascosta per giorni. Oggi il Coni ha risposto. Il risultato è No. L’ha suggerito Stefano Rodotà.

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